Il 15 giugno è la giornata scelta dall’Organizzazione delle Nazioni Unite nel 2011 per sensibilizzare le persone contro ogni tipo di abuso verso le persone anziane. Un’importante occasione per richiamare l’attenzione di tutti sulle difficili condizioni in cui vivono gli anziani ancora oggi in molte parti del mondo.
Secondo l’ultimo
report diffuso dall’
OMS nel 2015, che analizza dati provenienti da
28 paesi, circa
il 16% delle persone over 60 ha dichiara di aver subito una qualche forma di abuso, che può essere di tipo psicologico (11,6%), economico (6,8%), legato all’abbandono (4,2%), fisico (2,6%) o sessuale (0,9%). I dati, tuttavia, potrebbero essere sottostimati, poiché solo
1 caso su 24 viene effettivamente denunciato.
Secondo l’OMS il numero di casi di abuso potrebbe aumentare in futuro, a causa del progressivo invecchiamento della popolazione. Si prevede infatti che il numero delle persone over 60 (circa 900 milioni nel 2015) potrebbe raddoppiare entro il 2050, raggiungendo circa 2 miliardi di persone. Se la percentuale di abusi rimanesse costante, il numero dei casi si aggirerebbe intorno ai 320 milioni di vittime, concentrate in prevalenza nei paesi a medio e basso reddito.
Date le dimensioni mondiali dell’emergenza, dal maggio 2016 l’OMS ha adottato una strategia globale per orientare l’azione dei singoli paesi nella prevenzione degli abusi sugli anziani. Il piano di azione coordinato comprende:
- il potenziamento della raccolta delle informazioni in quei paesi dove i dati sono ancora insufficienti, come il Sud-Est Asiatico, il Medio Oriente e alcune zone dell’Africa
- il potenziamento della prevenzione e della raccolta dei dati in tutti i paesi membri, nei settori in cui più facilmente si verificano casi di abuso, come quello sanitario e socio assistenziale, con adeguati percorsi di orientamento e formazione dei caregiver
- implementazione di campagne informative e azioni di sostegno ai governi locali nel contrasto agli abusi sulle persone anziane.