Salute e benessere

Anziani italiani sempre più longevi ma la salute tende a peggiorare dopo i 75 anni

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16 Ottobre 2024

Se in Italiaa 65 anni la speranza di vita è la più alta riscontrata rispetto alla mediadell’Unione Europea, dopo i 75 anni la salute dei nostri anziani subisce un rovinoso calo, tanto da risultare la peggiore inparagone agli altri Paesi UE. Secondo i dati forniti dall’Istat, nel Belpaese superatala soglia dei 75 anni un anziano su due è affetto da almeno una patologia cronica grave, e lapercentuale è ancora maggiore superati gli 80 anni.

Il peggioramento delle condizioni di salute nella terza età risulta ancorapiù evidente per quanto riguarda le limitazionimotorie. Se, infatti, tra i 65 e i 69 anni gli anziani con problemi dimovimento sono il 7,7%, tra gli ultraottantenni la percentuale sale addiritturaal 46,5%. La situazione è simile anche per le limitazioni sensoriali, inparticolare problemi di vista e udito, per cui si passa dal 5,1% al 29,5%.

Inevitabilmente le patologie e problematiche cheaffliggono i nostri anziani portanoa una drastica riduzione di autonomianella vita quotidiana e quindi necessità di aiuto. Il 58,1% di loro dichiara diaver bisogno di aiuto ma di non ricevere l’assistenza necessaria. Questo dato,già di per sé allarmante, aumenta tra le persone meno abbienti (64,2%) erimarca la necessità di riformare e migliorare i servizi dedicati alla cura inetà anziana, sia domiciliari che residenziali (case di riposo e Rsa).

Infine, per quel che concerne gli stili di vita, il nostro Paese è tra imigliori in relazione al consumo di frutta e verdura e al tasso di obesità (trai più bassi), ma rimane in netto deficit per attività fisica svoltaabitualmente, con livelli ancora troppo bassi in relazione a quelli indicatidall’Organizzazione Mondiale della Sanità.

Se in Italiaa 65 anni la speranza di vita è la più alta riscontrata rispetto alla mediadell’Unione Europea, dopo i 75 anni la salute dei nostri anziani subisce un rovinoso calo, tanto da risultare la peggiore inparagone agli altri Paesi UE. Secondo i dati forniti dall’Istat, nel Belpaese superatala soglia dei 75 anni un anziano su due è affetto da almeno una patologia cronica grave, e lapercentuale è ancora maggiore superati gli 80 anni.

Il peggioramento delle condizioni di salute nella terza età risulta ancorapiù evidente per quanto riguarda le limitazionimotorie. Se, infatti, tra i 65 e i 69 anni gli anziani con problemi dimovimento sono il 7,7%, tra gli ultraottantenni la percentuale sale addiritturaal 46,5%. La situazione è simile anche per le limitazioni sensoriali, inparticolare problemi di vista e udito, per cui si passa dal 5,1% al 29,5%.

Inevitabilmente le patologie e problematiche cheaffliggono i nostri anziani portanoa una drastica riduzione di autonomianella vita quotidiana e quindi necessità di aiuto. Il 58,1% di loro dichiara diaver bisogno di aiuto ma di non ricevere l’assistenza necessaria. Questo dato,già di per sé allarmante, aumenta tra le persone meno abbienti (64,2%) erimarca la necessità di riformare e migliorare i servizi dedicati alla cura inetà anziana, sia domiciliari che residenziali (case di riposo e Rsa).

Infine, per quel che concerne gli stili di vita, il nostro Paese è tra imigliori in relazione al consumo di frutta e verdura e al tasso di obesità (trai più bassi), ma rimane in netto deficit per attività fisica svoltaabitualmente, con livelli ancora troppo bassi in relazione a quelli indicatidall’Organizzazione Mondiale della Sanità.

Case di riposo, rsa e case famiglia