In ambito diassistenza agli anziani si parlaspesso del bisogno di posti letto nelle casedi riposo e della necessità di una rete sempre più capillare di interventidomiciliari. Ma a che punto siamo realmente in Italia? Purtroppo i dati presentati dal Ministero della Salute e daItalia Longeva, network scientifico dedicato all’invecchiamento attivo, ci vedono ancora molto indietro rispettoalla media Europea.
Secondo il sondaggio, i cui risultati sonostati presentati lo scorso 11 luglio in occasione della seconda edizione degliStati Generali dell’assistenza a lungo termine, nel nostro Paese soltanto il 2,7%degli anziani over 65 con necessità di interventi e cure a lungo termine ha accesso aprestazioni di assistenza domiciliare e il panorama delle offerte è frammentato elacunoso. Se facciamo il paragone con le più virtuose nazioni del nord Europa,con una percentuale di assistiti a domicilio che si aggira intorno al 20%, èevidente la gravità della situazione, che deve necessariamente essereaffrontata dal Governo.
L’analisieffettuata da Italia Longeva ha preso in esame 12 Aziende Sanitarie dislocatein 11 Regioni e ha potuto verificare anche una considerevole differenza dicopertura tra le Regioni prese in esame. Secondo Roberto Bernabei, presidentedi Italia Longeva, un modello condiviso a livello nazionale è la base per poteraffrontare l’emergenza demografica chestiamo vivendo e che continuerà in misura maggiore nei prossimi decenni.