Costume e Società

Benessere degli anziani: l'emendamento al DDL Anziani promuove la convivenza con gli animali domestici

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17 Ottobre 2024

Un animale domestico spesso è molto più di un semplice animale: è affetto, cura, attenzione. È appena stata approvata, dalla Commissione Affari Sociali, un emendamento al DDL Anziani che promuove il principio di favorire il contatto con gli animali domestici per combattere la solitudine, preservare l'indipendenza funzionale e aiutare gli anziani a mantenere una buona qualità di vita. La misura, sostenuta con forza anche dai geriatri, entra di diritto nel pacchetto di politiche a favore della terza età, avendo come obiettivo i benefici che la relazione affettiva con gli animali offre agli anziani.

Più specificamente, l'emendamento prevede di garantire l'ingresso degli animali nei centri per anziani; la possibilità di fornire trattamenti veterinari gratuiti per coloro che hanno più di 70 anni e non possono permettersi il servizio; la formazione specifica degli operatori che possono prendersi cura degli anziani per quanto riguarda le esigenze degli animali che convivono con loro; il supporto agli anziani nella gestione dell'animale in caso di necessità.

I geriatri della Società Italiana di Gerontologia e Geriatria (SIGG) hanno anche fortemente richiesto questa misura, convinti dai risultati di numerose ricerche che indicano i benefici sia fisici che mentali della convivenza degli animali con gli anziani, come la riduzione dello stress, l’abbassamento della pressione sanguigna, la riduzione del colesterolo, il miglioramento della fragilità ossea, la diminuzione dell'ansia e della depressione.

Tra gli studi più recenti ad evidenziare il miglioramento della salute degli anziani, c'è quello dell'University of Michigan Medical Center, appena pubblicato e che sarà presentato ad aprile al 74° Congresso annuale della American Academy of Neurology a Seattle. I dati preliminari dello studio hanno già mostrato che gli animali domestici aiutano a ridurre il declino cognitivo negli anziani. Circa 1.500 anziani hanno partecipato alla ricerca, nel corso della quale le loro abilità cognitive sono state analizzate attraverso test. Dopo sei anni, i punteggi degli anziani che avevano animali domestici nelle varie abilità testate si erano ridotti a un ritmo più lento rispetto agli altri. Gli anziani che hanno vissuto con animali domestici per più di 5 anni sono stati quelli che hanno tratto maggiori benefici.

I benefici che gli anziani ottengono dalla convivenza con gli animali sono innumerevoli, ma indipendentemente dalla fase della vita, l'esperienza di convivere con un animale è sempre intensa e gratificante. Per gli anziani, che spesso si trovano più soli e con meno opportunità di socializzazione, la convivenza con un animale è fonte di amore e compagnia.

In effetti, il numero di anziani che vivono con animali domestici in Italia è considerato alto. Una ricerca condotta dalla Senior Italia Federanziani con l'Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani ha rilevato che più della metà dei circa 2.000 intervistati conviveva con uno o più animali domestici. Di queste persone, l'86% aveva più di 65 anni e quasi il 40% aveva più di 75 anni. La compagnia dell'animale ha avuto un impatto diretto sul benessere fisico e mentale di due intervistati su tre.

Interagire con un animale, senza dubbio, può far sentire meno soli gli anziani, ma un altro aspetto da considerare in questa convivenza è che avere un animale significa anche muoversi di più, il che comporta benefici positivi anche per la salute fisica di questi anziani.


Un animale domestico spesso è molto più di un semplice animale: è affetto, cura, attenzione. È appena stata approvata, dalla Commissione Affari Sociali, un emendamento al DDL Anziani che promuove il principio di favorire il contatto con gli animali domestici per combattere la solitudine, preservare l'indipendenza funzionale e aiutare gli anziani a mantenere una buona qualità di vita. La misura, sostenuta con forza anche dai geriatri, entra di diritto nel pacchetto di politiche a favore della terza età, avendo come obiettivo i benefici che la relazione affettiva con gli animali offre agli anziani.

Più specificamente, l'emendamento prevede di garantire l'ingresso degli animali nei centri per anziani; la possibilità di fornire trattamenti veterinari gratuiti per coloro che hanno più di 70 anni e non possono permettersi il servizio; la formazione specifica degli operatori che possono prendersi cura degli anziani per quanto riguarda le esigenze degli animali che convivono con loro; il supporto agli anziani nella gestione dell'animale in caso di necessità.

I geriatri della Società Italiana di Gerontologia e Geriatria (SIGG) hanno anche fortemente richiesto questa misura, convinti dai risultati di numerose ricerche che indicano i benefici sia fisici che mentali della convivenza degli animali con gli anziani, come la riduzione dello stress, l’abbassamento della pressione sanguigna, la riduzione del colesterolo, il miglioramento della fragilità ossea, la diminuzione dell'ansia e della depressione.

Tra gli studi più recenti ad evidenziare il miglioramento della salute degli anziani, c'è quello dell'University of Michigan Medical Center, appena pubblicato e che sarà presentato ad aprile al 74° Congresso annuale della American Academy of Neurology a Seattle. I dati preliminari dello studio hanno già mostrato che gli animali domestici aiutano a ridurre il declino cognitivo negli anziani. Circa 1.500 anziani hanno partecipato alla ricerca, nel corso della quale le loro abilità cognitive sono state analizzate attraverso test. Dopo sei anni, i punteggi degli anziani che avevano animali domestici nelle varie abilità testate si erano ridotti a un ritmo più lento rispetto agli altri. Gli anziani che hanno vissuto con animali domestici per più di 5 anni sono stati quelli che hanno tratto maggiori benefici.

I benefici che gli anziani ottengono dalla convivenza con gli animali sono innumerevoli, ma indipendentemente dalla fase della vita, l'esperienza di convivere con un animale è sempre intensa e gratificante. Per gli anziani, che spesso si trovano più soli e con meno opportunità di socializzazione, la convivenza con un animale è fonte di amore e compagnia.

In effetti, il numero di anziani che vivono con animali domestici in Italia è considerato alto. Una ricerca condotta dalla Senior Italia Federanziani con l'Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani ha rilevato che più della metà dei circa 2.000 intervistati conviveva con uno o più animali domestici. Di queste persone, l'86% aveva più di 65 anni e quasi il 40% aveva più di 75 anni. La compagnia dell'animale ha avuto un impatto diretto sul benessere fisico e mentale di due intervistati su tre.

Interagire con un animale, senza dubbio, può far sentire meno soli gli anziani, ma un altro aspetto da considerare in questa convivenza è che avere un animale significa anche muoversi di più, il che comporta benefici positivi anche per la salute fisica di questi anziani.

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