Salute e benessere

DDL Anziani approvato al Senato: nuove politiche per migliorare la qualità della vita degli anziani

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21 Ottobre 2024

Lo scorso 8 marzo il Senato ha finalmente approvato il DDL Anziani, un progetto di legge che prevede un insieme di nuove politiche rivolte agli anziani. Essendo una legge delega, la sua approvazione definitiva obbliga il governo a realizzare le riforme, seguendo indicazioni precise. La votazione al Senato è avvenuta con 92 voti a favore, nessuno contro e 48 astensioni. Ora spetta alla Camera dare l'approvazione definitiva al progetto.

Il DDL Anziani prevede l'attuazione sia di alcune norme stabilite nella legge di bilancio 2022, sia degli obiettivi del Pnrr riguardanti gli anziani non autosufficienti. Uno dei principali obiettivi è semplificare le procedure di valutazione degli anziani non autosufficienti, creando posti diffusi su tutto il territorio dove si può ottenere una valutazione. Da qui, sarà elaborato un Progetto assistenziale individualizzato (Pai), che indicherà le prestazioni sanitarie, sociali e assistenziali che serviranno a ciascuna persona.

È a partire dal DDL Anziani che nasce il Comitato interministeriale per la popolazione anziana, con lo scopo di coordinare le azioni. Entro il 31 gennaio 2024, il Governo si impegna ad adottare misure per promuovere "l'invecchiamento attivo e la dignità, l'autonomia e l'inclusione sociale degli anziani". Ciò sarebbe realizzato attraverso "interventi di sanità preventiva presso il domicilio delle persone anziane, anche attraverso la rete delle farmacie territoriali in sinergia con gli erogatori dei servizi sociosanitari". In questo modo si favorirebbero le visite mediche domiciliari per rispondere alle esigenze della popolazione anziana.

Inoltre, il progetto prevede anche la disponibilità di "percorsi e iniziative per il mantenimento delle capacità fisiche, intellettuali, lavorative e sociali, attraverso l'attività sportiva e il rapporto con gli animali domestici". L'obiettivo è quello di "preservare l'indipendenza funzionale in età avanzata e mantenere una buona qualità della vita", promuovendo anche forme di convivenza solidale tra anziani e convivenza intergenerazionale in case famiglia o condomini solidali.

Nuovo sussidio per gli anziani non autosufficienti e più assistenza ai caregiver


Il DDL Anziani prevede anche, entro il 31 gennaio 2024, nuove misure per gli anziani non autosufficienti. Tra queste, è prevista la creazione "anche in via sperimentale e progressiva", una "prestazione universale, graduata secondo lo specifico bisogno assistenziale ed erogabile sotto forma di trasferimento monetario e di servizi alla persona".

Per chi ha diritto all'indennità di accompagnamento è previsto un nuovo sussidio e nuovi servizi. Questo non significa eliminare o modificare l'indennità di accompagnamento, poiché i requisiti per accedervi rimarranno gli stessi.

Si richiede inoltre una riorganizzazione delle agevolazioni fiscali per i caregiver e un supporto per regolarizzare il loro lavoro. Inoltre, si richiede che il governo intervenga per definire le modalità di formazione del personale addetto al supporto e all'assistenza delle persone anziane e per migliorare le condizioni di vita dei caregiver familiari.


Lo scorso 8 marzo il Senato ha finalmente approvato il DDL Anziani, un progetto di legge che prevede un insieme di nuove politiche rivolte agli anziani. Essendo una legge delega, la sua approvazione definitiva obbliga il governo a realizzare le riforme, seguendo indicazioni precise. La votazione al Senato è avvenuta con 92 voti a favore, nessuno contro e 48 astensioni. Ora spetta alla Camera dare l'approvazione definitiva al progetto.

Il DDL Anziani prevede l'attuazione sia di alcune norme stabilite nella legge di bilancio 2022, sia degli obiettivi del Pnrr riguardanti gli anziani non autosufficienti. Uno dei principali obiettivi è semplificare le procedure di valutazione degli anziani non autosufficienti, creando posti diffusi su tutto il territorio dove si può ottenere una valutazione. Da qui, sarà elaborato un Progetto assistenziale individualizzato (Pai), che indicherà le prestazioni sanitarie, sociali e assistenziali che serviranno a ciascuna persona.

È a partire dal DDL Anziani che nasce il Comitato interministeriale per la popolazione anziana, con lo scopo di coordinare le azioni. Entro il 31 gennaio 2024, il Governo si impegna ad adottare misure per promuovere "l'invecchiamento attivo e la dignità, l'autonomia e l'inclusione sociale degli anziani". Ciò sarebbe realizzato attraverso "interventi di sanità preventiva presso il domicilio delle persone anziane, anche attraverso la rete delle farmacie territoriali in sinergia con gli erogatori dei servizi sociosanitari". In questo modo si favorirebbero le visite mediche domiciliari per rispondere alle esigenze della popolazione anziana.

Inoltre, il progetto prevede anche la disponibilità di "percorsi e iniziative per il mantenimento delle capacità fisiche, intellettuali, lavorative e sociali, attraverso l'attività sportiva e il rapporto con gli animali domestici". L'obiettivo è quello di "preservare l'indipendenza funzionale in età avanzata e mantenere una buona qualità della vita", promuovendo anche forme di convivenza solidale tra anziani e convivenza intergenerazionale in case famiglia o condomini solidali.

Nuovo sussidio per gli anziani non autosufficienti e più assistenza ai caregiver


Il DDL Anziani prevede anche, entro il 31 gennaio 2024, nuove misure per gli anziani non autosufficienti. Tra queste, è prevista la creazione "anche in via sperimentale e progressiva", una "prestazione universale, graduata secondo lo specifico bisogno assistenziale ed erogabile sotto forma di trasferimento monetario e di servizi alla persona".

Per chi ha diritto all'indennità di accompagnamento è previsto un nuovo sussidio e nuovi servizi. Questo non significa eliminare o modificare l'indennità di accompagnamento, poiché i requisiti per accedervi rimarranno gli stessi.

Si richiede inoltre una riorganizzazione delle agevolazioni fiscali per i caregiver e un supporto per regolarizzare il loro lavoro. Inoltre, si richiede che il governo intervenga per definire le modalità di formazione del personale addetto al supporto e all'assistenza delle persone anziane e per migliorare le condizioni di vita dei caregiver familiari.

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