Costume e Società

DDL Anziani: approvato disegno di legge a sostegno degli anziani non autosufficienti

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14 Ottobre 2024

Via libera all'approvazione, da parte del Consiglio dei ministri, del disegno di legge che delega al Governo la competenza a introdurre politiche a favore degli anziani. Secondo una nota divulgata dalla presidenza del Consiglio, le procure prevedono una riforma volta ad attuare le norme della Legge di Bilancio 2022, con specifico riguardo alla categoria degli anziani non autosufficienti, nel raggiungimento degli obiettivi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Tra le novità, l'introduzione dell'assegno unico per gli anziani, ordinato in base alle esigenze assistenziali dell'utente ed erogato sotto forma di trasferimento monetario o di servizi alla persona, a seconda della sua preferenza.

La disposizione si fonda sul riconoscimento del diritto dell'anziano alla continuità della vita e all'assistenza garantita nella propria abitazione, oltre che sul principio di semplificazione e integrazione dei processi di valutazione dell'anziano non autosufficiente. È, infatti, grazie a questa semplificazione, unita all'installazione di "punti di accesso unico" (PUA) diffusi sul territorio, che sarà possibile effettuare una valutazione multidimensionale volta a definire, sempre secondo l'esecutivo, un “progetto assistenza individualizzato” (PAI) che indicherà i servizi socio-assistenziali e sanitari rivolti a ciascun anziano.

Sono previste soluzioni quali la definizione di una governance specificamente focalizzata sulle politiche a favore della popolazione anziana; la promozione di misure che favoriscano l'invecchiamento attivo e l'inclusione sociale degli anziani, come il sostegno al cosiddetto “turismo lento”; la promozione di nuove forme di convivenza solidale per gli anziani, stimolando anche la convivenza intergenerazionale, anche nell'ambito delle case famiglia e dei condomini solidali aperti ai volontari e agli erogatori di servizi socio-sanitari; la promozione di interventi di prevenzione della fragilità dell'anziano; l’integrazione del servizio di assistenza domiciliare (SAD) e degli istituti dell’assistenza domiciliare integrata (ADI); il riconoscimento del diritto alle cure palliative a domicilio o in hospice; l’offerta di sostegno ai caregiver familiari.

Come funzionerà l’assegno unico per gli anziani


Nell'ambito della proposta di riforma, il sussidio unico per gli anziani incorpora l’indennità di accompagnamento, oltre ad altri sostegni, stanziato con il nuovo “Fondo per la prestazione universale per gli anziani non autosufficienti”, di concerto con il Ministero del Lavoro, e finanziato dai risparmi di spesa sanitaria derivanti dal potenziamento dell'assistenza domiciliare, dalle risorse stanziate dalla Legge di Bilancio e dagli stessi fondi “assorbiti”.


Via libera all'approvazione, da parte del Consiglio dei ministri, del disegno di legge che delega al Governo la competenza a introdurre politiche a favore degli anziani. Secondo una nota divulgata dalla presidenza del Consiglio, le procure prevedono una riforma volta ad attuare le norme della Legge di Bilancio 2022, con specifico riguardo alla categoria degli anziani non autosufficienti, nel raggiungimento degli obiettivi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Tra le novità, l'introduzione dell'assegno unico per gli anziani, ordinato in base alle esigenze assistenziali dell'utente ed erogato sotto forma di trasferimento monetario o di servizi alla persona, a seconda della sua preferenza.

La disposizione si fonda sul riconoscimento del diritto dell'anziano alla continuità della vita e all'assistenza garantita nella propria abitazione, oltre che sul principio di semplificazione e integrazione dei processi di valutazione dell'anziano non autosufficiente. È, infatti, grazie a questa semplificazione, unita all'installazione di "punti di accesso unico" (PUA) diffusi sul territorio, che sarà possibile effettuare una valutazione multidimensionale volta a definire, sempre secondo l'esecutivo, un “progetto assistenza individualizzato” (PAI) che indicherà i servizi socio-assistenziali e sanitari rivolti a ciascun anziano.

Sono previste soluzioni quali la definizione di una governance specificamente focalizzata sulle politiche a favore della popolazione anziana; la promozione di misure che favoriscano l'invecchiamento attivo e l'inclusione sociale degli anziani, come il sostegno al cosiddetto “turismo lento”; la promozione di nuove forme di convivenza solidale per gli anziani, stimolando anche la convivenza intergenerazionale, anche nell'ambito delle case famiglia e dei condomini solidali aperti ai volontari e agli erogatori di servizi socio-sanitari; la promozione di interventi di prevenzione della fragilità dell'anziano; l’integrazione del servizio di assistenza domiciliare (SAD) e degli istituti dell’assistenza domiciliare integrata (ADI); il riconoscimento del diritto alle cure palliative a domicilio o in hospice; l’offerta di sostegno ai caregiver familiari.

Come funzionerà l’assegno unico per gli anziani


Nell'ambito della proposta di riforma, il sussidio unico per gli anziani incorpora l’indennità di accompagnamento, oltre ad altri sostegni, stanziato con il nuovo “Fondo per la prestazione universale per gli anziani non autosufficienti”, di concerto con il Ministero del Lavoro, e finanziato dai risparmi di spesa sanitaria derivanti dal potenziamento dell'assistenza domiciliare, dalle risorse stanziate dalla Legge di Bilancio e dagli stessi fondi “assorbiti”.

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