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"Del+ Del-": il nuovo progetto della Cooperativa sociale Centro Tice contro la solitudine degli anziani

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21 Ottobre 2024

La solitudine e l’isolamento causati dall’emergenza sanitaria costituiscono due rilevanti problematiche sociali, che necessitano di maggiore attenzione e considerazione: gli effetti provocati dalla pandemia hanno infatti suscitato nella popolazione più fragile, gli anziani ed i giovani, sentimenti di paura e di incertezza, che hanno comportato sacrifici e rinunce. Al fine di supportare la comunità più fragile nell’affrontare con maggior ottimismo la quotidianità, sono stati ideati molteplici progetti sociali volti ad incentivarne l’inclusione e la partecipazione: uno dei più recenti è quello del “Centro Tice”, Cooperativa sociale di Piacenza, che attraverso il progresso della tecnologia ha realizzato un’applicazione informatica in grado di favorire l’interazione a distanza tra anziani e giovani con disabilità.

La proposta, denominata “Del+Del-”, è stata sviluppata grazie al contributo economico di 100mila euro della Fondazione Tim, nell’ambito dell’iniziativa “Conoscersi e Riconoscersi”: classificandosi tra i primi cinque progetti più votati dal personale del Gruppo Tim, essa è stata selezionata come la più significativa e meritevole, per il fine ultimo promosso e per i valori pubblicizzati. L’iniziativa “Del+Del-”, che si prepone di favorire la comunicazione tra anziani soli in ambiente protetto e giovani con difficoltà, ha come principale scopo la creazione di nuove forme di dialogo, adatte a contrastare la solitudine e le forme di isolamento: come afferma Francesca Cavallini, Presidente di Tice, “l’idea di DEL+DEL- è perciò quella di trasformare due problemi sociali in una soluzione complementare: unire le esigenze di chi ha tanto tempo per ascoltare e di chi ha paura di parlare, mettendoli in comunicazione tramite una App. Il progetto fa convergere due bisogni, producendo relazioni positive, vera ricchezza di anni segnati dall’epidemia, e lo fa mettendo in campo gli aspetti positivi dell’innovazione tecnologica. Siamo davvero felici, e onorati, che la Fondazione TIM abbia riconosciuto la validità del nostro progetto, che diffonderemo in tutta Italia”. 

L’applicazione digitale, le cui modalità di fruizione sono semplici, immediate e di facile utilizzo, permetterà il collegamento sincrono in videochiamata di due utenti, mediante l’integrazione di un software dedicato: gli anziani, connettendosi con giovani adulti affetti da disabilità, avranno l’opportunità di relazionarsi e di socializzare, trasformando così due diverse solitudini in una ricchezza sociale in grado di migliorare benessere ed umore. Infatti, osservando la condizione psicologica dei più fragili, è emersa l’esigenza di tutelarne maggiormente i desideri e le necessità: il progetto, che promuove gli anziani come motore sociale del Paese, cercherà di abbattere l’isolamento della popolazione anziana over 75 e le difficoltà interiori riscontrate nei più giovani, incoraggiando la relazione a distanza, la comunicazione, l’utilità sociale dell’anziano e delle sue abilità di comunicazione nei confronti della realtà circostante. La tecnologia, intesa come strumento e mezzo abilitante, offrirà così l’occasione per una nuova ripartenza: mediante il potere della relazione e della vicinanza umana, verrà combattuto il profondo senso di disagio e di incertezza che caratterizza ormai la quotidianità di molti, incoraggiando una visione più ottimista del futuro. 


La solitudine e l’isolamento causati dall’emergenza sanitaria costituiscono due rilevanti problematiche sociali, che necessitano di maggiore attenzione e considerazione: gli effetti provocati dalla pandemia hanno infatti suscitato nella popolazione più fragile, gli anziani ed i giovani, sentimenti di paura e di incertezza, che hanno comportato sacrifici e rinunce. Al fine di supportare la comunità più fragile nell’affrontare con maggior ottimismo la quotidianità, sono stati ideati molteplici progetti sociali volti ad incentivarne l’inclusione e la partecipazione: uno dei più recenti è quello del “Centro Tice”, Cooperativa sociale di Piacenza, che attraverso il progresso della tecnologia ha realizzato un’applicazione informatica in grado di favorire l’interazione a distanza tra anziani e giovani con disabilità.

La proposta, denominata “Del+Del-”, è stata sviluppata grazie al contributo economico di 100mila euro della Fondazione Tim, nell’ambito dell’iniziativa “Conoscersi e Riconoscersi”: classificandosi tra i primi cinque progetti più votati dal personale del Gruppo Tim, essa è stata selezionata come la più significativa e meritevole, per il fine ultimo promosso e per i valori pubblicizzati. L’iniziativa “Del+Del-”, che si prepone di favorire la comunicazione tra anziani soli in ambiente protetto e giovani con difficoltà, ha come principale scopo la creazione di nuove forme di dialogo, adatte a contrastare la solitudine e le forme di isolamento: come afferma Francesca Cavallini, Presidente di Tice, “l’idea di DEL+DEL- è perciò quella di trasformare due problemi sociali in una soluzione complementare: unire le esigenze di chi ha tanto tempo per ascoltare e di chi ha paura di parlare, mettendoli in comunicazione tramite una App. Il progetto fa convergere due bisogni, producendo relazioni positive, vera ricchezza di anni segnati dall’epidemia, e lo fa mettendo in campo gli aspetti positivi dell’innovazione tecnologica. Siamo davvero felici, e onorati, che la Fondazione TIM abbia riconosciuto la validità del nostro progetto, che diffonderemo in tutta Italia”. 

L’applicazione digitale, le cui modalità di fruizione sono semplici, immediate e di facile utilizzo, permetterà il collegamento sincrono in videochiamata di due utenti, mediante l’integrazione di un software dedicato: gli anziani, connettendosi con giovani adulti affetti da disabilità, avranno l’opportunità di relazionarsi e di socializzare, trasformando così due diverse solitudini in una ricchezza sociale in grado di migliorare benessere ed umore. Infatti, osservando la condizione psicologica dei più fragili, è emersa l’esigenza di tutelarne maggiormente i desideri e le necessità: il progetto, che promuove gli anziani come motore sociale del Paese, cercherà di abbattere l’isolamento della popolazione anziana over 75 e le difficoltà interiori riscontrate nei più giovani, incoraggiando la relazione a distanza, la comunicazione, l’utilità sociale dell’anziano e delle sue abilità di comunicazione nei confronti della realtà circostante. La tecnologia, intesa come strumento e mezzo abilitante, offrirà così l’occasione per una nuova ripartenza: mediante il potere della relazione e della vicinanza umana, verrà combattuto il profondo senso di disagio e di incertezza che caratterizza ormai la quotidianità di molti, incoraggiando una visione più ottimista del futuro.