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Emilia-Romagna: accordo regionale con i sindacati per aiutare le famiglie con bassi redditi tramite i CRA

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21 Ottobre 2024

A partire dal 1° gennaio 2025, verrà introdotto l'Isee per calcolare le tariffe dei servizi sociosanitari residenziali, come RSA e Case di riposo in modo uniforme. Inoltre, la Regione Emilia-Romagna ha stanziato ulteriori 10 milioni di euro sul Fondo sociale regionale, che saranno trasferiti ai comuni per sostenere le famiglie a reddito medio-basso nel pagamento delle tariffe, valendo per l'intero anno in corso.

Queste sono le principali novità del verbale di accordo firmato dalla Regione Emilia-Romagna con i sindacati Cgil, Cisl, Uil e i relativi rappresentanti dei pensionati - Spi Cgil, Fnp Cisl, Uilp Uil - dopo l'approvazione da parte della Giunta regionale della delibera che adeguava la remunerazione dei servizi sociosanitari lo scorso 18 dicembre.

"Questa è un'importante intesa che arriva dopo un proficuo confronto con le organizzazioni sindacali", sottolineano il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e l'assessore regionale al Welfare, Igor Taruffi. "Abbiamo condiviso la necessità di sostenere persone e famiglie con redditi medio-bassi, garantendo assistenza e cura a persone anziane o con disabilità e ai loro cari. Oltre all'introduzione dell'Isee l'anno prossimo e alle nuove regole sull'accreditamento dei servizi sociosanitari, finalizzate a migliorare la qualità dei servizi e del lavoro, stanzieremo altri 10 milioni di euro sul Fondo sociale regionale. Questo si aggiunge ai 30 milioni di euro supplementari che abbiamo già destinato al Fondo regionale per la non autosufficienza nell'ultimo anno e mezzo. Continuiamo a colmare il vuoto lasciato dal Governo, che taglia le risorse per la sanità e i servizi socio-assistenziali. Investiamo sui servizi e garantiamo alle strutture le condizioni per continuare senza interruzioni. Tutto questo è possibile grazie al dialogo con i sindacati e alla condivisione di ciò che è necessario per non lasciare indietro nessuno, come sempre facciamo in Emilia-Romagna".


A partire dal 1° gennaio 2025, verrà introdotto l'Isee per calcolare le tariffe dei servizi sociosanitari residenziali, come RSA e Case di riposo in modo uniforme. Inoltre, la Regione Emilia-Romagna ha stanziato ulteriori 10 milioni di euro sul Fondo sociale regionale, che saranno trasferiti ai comuni per sostenere le famiglie a reddito medio-basso nel pagamento delle tariffe, valendo per l'intero anno in corso.

Queste sono le principali novità del verbale di accordo firmato dalla Regione Emilia-Romagna con i sindacati Cgil, Cisl, Uil e i relativi rappresentanti dei pensionati - Spi Cgil, Fnp Cisl, Uilp Uil - dopo l'approvazione da parte della Giunta regionale della delibera che adeguava la remunerazione dei servizi sociosanitari lo scorso 18 dicembre.

"Questa è un'importante intesa che arriva dopo un proficuo confronto con le organizzazioni sindacali", sottolineano il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e l'assessore regionale al Welfare, Igor Taruffi. "Abbiamo condiviso la necessità di sostenere persone e famiglie con redditi medio-bassi, garantendo assistenza e cura a persone anziane o con disabilità e ai loro cari. Oltre all'introduzione dell'Isee l'anno prossimo e alle nuove regole sull'accreditamento dei servizi sociosanitari, finalizzate a migliorare la qualità dei servizi e del lavoro, stanzieremo altri 10 milioni di euro sul Fondo sociale regionale. Questo si aggiunge ai 30 milioni di euro supplementari che abbiamo già destinato al Fondo regionale per la non autosufficienza nell'ultimo anno e mezzo. Continuiamo a colmare il vuoto lasciato dal Governo, che taglia le risorse per la sanità e i servizi socio-assistenziali. Investiamo sui servizi e garantiamo alle strutture le condizioni per continuare senza interruzioni. Tutto questo è possibile grazie al dialogo con i sindacati e alla condivisione di ciò che è necessario per non lasciare indietro nessuno, come sempre facciamo in Emilia-Romagna".