Nonostante i casi di maltrattamentialle persone anziane siano inaumento l’argomento rimane un tabù e non viene ancora affrontato in modoadeguato all’interno delle istituzioni dei Paesi di tutto il mondo. Per questomotivo l’Organizzazione Mondiale dellaSanità ha istituito, già dal 2006, la “Giornatamondiale dell’anziano vittima di abusi” che da allora viene celebrata ogni15 giugno. L’obiettivo è quello di sensibilizzare i governi a prendereprovvedimenti per affrontare un problema che sta raggiungendo cifrepreoccupanti, soprattutto considerando che il numero degli over 60 dovrebberaddoppiare nel 2050.
Un recente studio promosso dalla stessa OMS ha riscontrato checirca il 16% degli ultrasessantenni èstata vittima di almeno un abuso. Nell’ordine i maltrattamenti subiti sono ditipo psicologico, di natura finanziaria, trascuratezza, abusi fisici osessuali. I dati riportati dalla ricerca, pubblicata su The Lancet Global Healt,mostrano chiaramente la portata del problema, che probabilmente è anchesottostimata se pensiamo che le persone anziane abusate, per vergogna o paura, sono reticenti adenunciate i fatti.
Sebbene anche la cronaca nazionale ci riporti sempre più spessoterribili fatti di violenza attuati all’interno di strutture assistite come case di riposo e ospedali, i dati ariguardo sono pochi, anche se un sondaggio statunitense condotto sul personaleinfermieristico suggerisce percentuali considerevoli. Gli abusi scaturiscono acausa della scarsità di personale competente, spesso anche poco remunerato econ ritmi lavorativi estenuanti. Molte strutture sono inadeguate anche perquanto riguarda gli spazi, camere e spazi conviviali sono spesso ristretti eper nulla accoglienti.
Negli ultimi anni diverse iniziative sono state già messe in atto, inparticolare in ambito preventivo. Gliinterventi attuati riguardano in particolare la formazione e il supportodedicato ai cargivers,in particolare a chi si occupa di pazienti con demenza senile. Sono nate nuove politiche assistenziali permigliorare gli standard di assistenzae cura all’interno di residenze assistite e case di riposo. Per sensibilizzarei più giovani sono stati ideati anche programmiintergenerazionali all’interno delle scuole, con il fine di sensibilizzarei più giovani e abbattere gli stereotipi sulla vecchiaia, che vedono l’anzianocome un peso per famiglie e società.