Salute e benessere

I 'Superagers': Il segreto di una memoria incredibile nell'anzianità

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28 Ottobre 2024

Ci sono anziani che portano con sé un potere speciale - una memoria eccezionale, una capacità di ricordare da fare invidia a un trentenne. Questi superanziani, noti come "superagers", sfidano le normali aspettative dell'invecchiamento grazie a una memoria di ferro. Ci si chiede cosa possa averli resi così speciali. Potrebbe essere una vita attiva che ha mantenuto il loro cervello stimolato o forse la passione per la musica, o ancora la loro motivazione innata. L'indagine su questa straordinaria abilità di ricordo ha portato a delle ipotesi interessanti, presentate da ricercatori in un recente articolo pubblicato sulla rivista Lancet Healthy Longevity.

L'approccio dello studio è stato diretto: hanno preso un gruppo selezionato di superagers, individui anziani con una memoria straordinaria, e li hanno confrontati con coetanei con una memoria più tipica. Tuttavia, la selezione dei superagers non è stata casuale. Sono stati scelti da un gruppo di 1200 partecipanti attraverso un test sviluppato per identificare abilità di memoria simili a quelle di individui molto più giovani. Sono stati raccolti una vasta gamma di dati, dai clinici agli imaging cerebrali, dai dati demografici alle abitudini quotidiane. L'obiettivo era chiaro: identificare ciò che distingue questi superagers dalla popolazione generale.

I risultati finora hanno rivelato che i superagers hanno più materia grigia nelle aree chiave per la memoria e il movimento nel cervello, come l'ippocampo. Sono più agili nei movimenti, hanno un migliore equilibrio e spesso soffrono meno di ansia e depressione rispetto ai loro coetanei. Inoltre, tendono ad avere uno stile di vita più attivo e sono amanti della musica. Tuttavia, una peculiarità interessante è che sono più frequentemente separati o divorziati, il che è stato un punto di discussione data l'associazione solitamente positiva tra un partner e la salute cognitiva.

I ricercatori hanno avanzato alcune ipotesi per spiegare queste eccezionali capacità di memoria. Si ipotizza che l'agilità fisica potrebbe derivare da uno stile di vita attivo anche se non necessariamente sportivo. Inoltre, i fattori mentali come l'ansia e la depressione potrebbero influenzare la memoria. Questi superagers, inoltre, sembrano presentare una sovrapposizione di fattori che riducono il rischio di demenza. Questa connessione tra memoria eccezionale e prevenzione della demenza apre nuove prospettive per la comprensione di come funziona il cervello durante l'invecchiamento.

Tuttavia, mentre gli indizi sono interessanti, restano ancora molte incognite. Per comprendere appieno cosa fa di questi individui dei superagers, saranno necessarie ulteriori ricerche e studi clinici. Solo attraverso approcci più ampi e una comprensione più profonda delle connessioni neurali, potremmo finalmente svelare il segreto dietro la loro straordinaria abilità di ricordo. L'indagine continua, spingendoci ad esplorare nuovi modi per mantenere le capacità cognitive e contrastare il declino mentale legato all'età avanzata. 


Ci sono anziani che portano con sé un potere speciale - una memoria eccezionale, una capacità di ricordare da fare invidia a un trentenne. Questi superanziani, noti come "superagers", sfidano le normali aspettative dell'invecchiamento grazie a una memoria di ferro. Ci si chiede cosa possa averli resi così speciali. Potrebbe essere una vita attiva che ha mantenuto il loro cervello stimolato o forse la passione per la musica, o ancora la loro motivazione innata. L'indagine su questa straordinaria abilità di ricordo ha portato a delle ipotesi interessanti, presentate da ricercatori in un recente articolo pubblicato sulla rivista Lancet Healthy Longevity.

L'approccio dello studio è stato diretto: hanno preso un gruppo selezionato di superagers, individui anziani con una memoria straordinaria, e li hanno confrontati con coetanei con una memoria più tipica. Tuttavia, la selezione dei superagers non è stata casuale. Sono stati scelti da un gruppo di 1200 partecipanti attraverso un test sviluppato per identificare abilità di memoria simili a quelle di individui molto più giovani. Sono stati raccolti una vasta gamma di dati, dai clinici agli imaging cerebrali, dai dati demografici alle abitudini quotidiane. L'obiettivo era chiaro: identificare ciò che distingue questi superagers dalla popolazione generale.

I risultati finora hanno rivelato che i superagers hanno più materia grigia nelle aree chiave per la memoria e il movimento nel cervello, come l'ippocampo. Sono più agili nei movimenti, hanno un migliore equilibrio e spesso soffrono meno di ansia e depressione rispetto ai loro coetanei. Inoltre, tendono ad avere uno stile di vita più attivo e sono amanti della musica. Tuttavia, una peculiarità interessante è che sono più frequentemente separati o divorziati, il che è stato un punto di discussione data l'associazione solitamente positiva tra un partner e la salute cognitiva.

I ricercatori hanno avanzato alcune ipotesi per spiegare queste eccezionali capacità di memoria. Si ipotizza che l'agilità fisica potrebbe derivare da uno stile di vita attivo anche se non necessariamente sportivo. Inoltre, i fattori mentali come l'ansia e la depressione potrebbero influenzare la memoria. Questi superagers, inoltre, sembrano presentare una sovrapposizione di fattori che riducono il rischio di demenza. Questa connessione tra memoria eccezionale e prevenzione della demenza apre nuove prospettive per la comprensione di come funziona il cervello durante l'invecchiamento.

Tuttavia, mentre gli indizi sono interessanti, restano ancora molte incognite. Per comprendere appieno cosa fa di questi individui dei superagers, saranno necessarie ulteriori ricerche e studi clinici. Solo attraverso approcci più ampi e una comprensione più profonda delle connessioni neurali, potremmo finalmente svelare il segreto dietro la loro straordinaria abilità di ricordo. L'indagine continua, spingendoci ad esplorare nuovi modi per mantenere le capacità cognitive e contrastare il declino mentale legato all'età avanzata. 

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