Costume e Società

Il senso di abbandono e le sue diverse letture

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28 Ottobre 2024

L’abbandono è un tema presente quando si decide di inserire un anziano in una RSA: c’è chi si sente di essere stato abbandonato, e dall’altra parte, chi invece si sente di abbandonare.
 

Ma abbandonare cosa significa? 

Voce del verbo abbandonare: Lasciare definitivamente e per sempre: a. la casa paterna, la terra nativa, a. la famiglia, gli amici. Riferito a persone (come compl. oggetto), e talora anche a luoghi, lasciare senza aiuto e protezione, lasciare in balìa di sé stessi o d’altri [..] https://www.treccani.it/vocabolario/abbandonare/ 
Come riportato anche in altri miei articoli, la scelta dell’inserimento di un anziano in una struttura sanitaria gioca il ruolo di una scelta finale: solitamente vengono vagliate diverse altre possibilità per la cura del proprio familiare, fino a che, con il presentarsi di diversi fattori, ecco che arriva il tempo di quella decisione che nessuno vorrebbe prendere

Cosa scatena questa decisione? 

L’anziano potrebbe vivere questa risoluzione in questa importante fase della sua vita come un vero e proprio abbandono: accompagnato in una struttura, la quale diventerà la sua nuova casa, lasciando dietro sé tutto ciò che ha costruito e coltivato lungo il corso della sua vita, relazioni comprese. Si vede così impegnato ad accettare un grande e travolgente cambiamento, erigere nuove abitudini e nuovi significati emotivi e relazionali. La solitudine potrebbe presentarsi ed occupare una grande parte iniziale di questo percorso appena intrapreso, attivando così nella sua persona un senso di abbandono da parte dei suoi familiari e delle persone a lui care, anche mettendo in atto comportamenti disfunzionali atti a convincere il ritorno presso la propria abitazione. 

Perché dovrebbe lasciare tutto quanto e cambiare completamente la sua vita proprio adesso? Sarà consapevole delle motivazioni di questa scelta presa dai suoi familiari?

Il caregiver, d’altra parte, sperimenta esso stesso un senso di abbandono: stavolta non come chi si sente di riceverlo, ma piuttosto come chi si sente in colpa per aver abbandonato qualcuno a lui caro. 

Prendere questa scelta di inserimento di un familiare in una struttura sanitaria non è mai una decisione semplice; richiede tempo, riflessioni, sacrifici e coraggio. Sì coraggio, perchè accompagnare un familiare in questo percorso risulta doloroso e complicato, sotto ogni punto di vista. 

Le domande che possono assalire il caregiver riguardano i dubbi su tutte le diverse possibilità di gestione della situazione, se fosse possibile mantenere l’anziano presso la sua casa e i suoi ricordi, trovando soluzioni alternative per accompagnarlo in questa delicata fase. 
L’abbandono ricopre un ruolo considerevole nella fase di inserimento in struttura ed esso scatena diverse emozioni e sentimenti, sia nell’anziano che nel caregiver. 
Fondamentale è ridefinire il concetto di abbandono in questo determinato contesto, donandogli un altro significato dove i vissuti emotivi da entrambe le parti possono essere accolti.


L’abbandono è un tema presente quando si decide di inserire un anziano in una RSA: c’è chi si sente di essere stato abbandonato, e dall’altra parte, chi invece si sente di abbandonare.
 

Ma abbandonare cosa significa? 

Voce del verbo abbandonare: Lasciare definitivamente e per sempre: a. la casa paterna, la terra nativa, a. la famiglia, gli amici. Riferito a persone (come compl. oggetto), e talora anche a luoghi, lasciare senza aiuto e protezione, lasciare in balìa di sé stessi o d’altri [..] https://www.treccani.it/vocabolario/abbandonare/ 
Come riportato anche in altri miei articoli, la scelta dell’inserimento di un anziano in una struttura sanitaria gioca il ruolo di una scelta finale: solitamente vengono vagliate diverse altre possibilità per la cura del proprio familiare, fino a che, con il presentarsi di diversi fattori, ecco che arriva il tempo di quella decisione che nessuno vorrebbe prendere

Cosa scatena questa decisione? 

L’anziano potrebbe vivere questa risoluzione in questa importante fase della sua vita come un vero e proprio abbandono: accompagnato in una struttura, la quale diventerà la sua nuova casa, lasciando dietro sé tutto ciò che ha costruito e coltivato lungo il corso della sua vita, relazioni comprese. Si vede così impegnato ad accettare un grande e travolgente cambiamento, erigere nuove abitudini e nuovi significati emotivi e relazionali. La solitudine potrebbe presentarsi ed occupare una grande parte iniziale di questo percorso appena intrapreso, attivando così nella sua persona un senso di abbandono da parte dei suoi familiari e delle persone a lui care, anche mettendo in atto comportamenti disfunzionali atti a convincere il ritorno presso la propria abitazione. 

Perché dovrebbe lasciare tutto quanto e cambiare completamente la sua vita proprio adesso? Sarà consapevole delle motivazioni di questa scelta presa dai suoi familiari?

Il caregiver, d’altra parte, sperimenta esso stesso un senso di abbandono: stavolta non come chi si sente di riceverlo, ma piuttosto come chi si sente in colpa per aver abbandonato qualcuno a lui caro. 

Prendere questa scelta di inserimento di un familiare in una struttura sanitaria non è mai una decisione semplice; richiede tempo, riflessioni, sacrifici e coraggio. Sì coraggio, perchè accompagnare un familiare in questo percorso risulta doloroso e complicato, sotto ogni punto di vista. 

Le domande che possono assalire il caregiver riguardano i dubbi su tutte le diverse possibilità di gestione della situazione, se fosse possibile mantenere l’anziano presso la sua casa e i suoi ricordi, trovando soluzioni alternative per accompagnarlo in questa delicata fase. 
L’abbandono ricopre un ruolo considerevole nella fase di inserimento in struttura ed esso scatena diverse emozioni e sentimenti, sia nell’anziano che nel caregiver. 
Fondamentale è ridefinire il concetto di abbandono in questo determinato contesto, donandogli un altro significato dove i vissuti emotivi da entrambe le parti possono essere accolti.

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