Salute e benessere

Individuato nei pesci un gene che potrebbe essere la chiave per capire l'Alzheimer

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21 Ottobre 2024

La chiave per studiare le malattie neurodegenerative come la demenza e l'Alzheimer potrebbe risiedere nei pesci. Esatto, nei pesci! È quanto afferma una ricerca italiana condotta da zoologi del Dipartimento di Scienza della vita e biotecnologie dell'Università di Ferrara, che prevede anche lo studio delle funzioni complesse del sistema nervoso, come quelle cognitive.

La ricerca, pubblicata sulla rivista Proceedings of the Royal Society B: Biological Sciences, ha dimostrato che un gene cruciale per lo sviluppo delle funzioni cognitive nei mammiferi è presente anche nei pesci, il che potrebbe renderli un utile modello per lo studio delle malattie neurodegenerative.

Chiamato bdnf, il gene è stato trovato nello zebrafish, un pesce già utilizzato da tempo nei laboratori genetici. Secondo il coordinatore della ricerca, Cristiano Bertolucci, l'animale sta diventando "nuovo modello chiave per lo studio del sistema nervoso". Lo zebrafish è riconosciuto come un nuovo modello chiave per lo studio del sistema nervoso, anche se alcuni ricercatori faticano a svincolarsi dai modelli tradizionali, come il topo".

La ricerca è il culmine di un progetto sostenuto dall'Università di Ferrara, attraverso il finanziamento del laboratorio. "Questo progetto nasce dall'ipotesi che esistano moduli cognitivi di base comuni a tutti i vertebrati", spiega il primo autore dello studio, Tyrone Lucon-Xiccato. "L'idea si fonda su dati raccolti in decenni di studi, che fino ad ora non avevano ancora trovato un riscontro di tipo genetico”.

Attraverso lo studio è stato scoperto che i pesci con un livello più alto del gene imparano più velocemente. Quando il gene viene silenziato, invece, l'animale presenta “enormi deficit cognitivi”.



La chiave per studiare le malattie neurodegenerative come la demenza e l'Alzheimer potrebbe risiedere nei pesci. Esatto, nei pesci! È quanto afferma una ricerca italiana condotta da zoologi del Dipartimento di Scienza della vita e biotecnologie dell'Università di Ferrara, che prevede anche lo studio delle funzioni complesse del sistema nervoso, come quelle cognitive.

La ricerca, pubblicata sulla rivista Proceedings of the Royal Society B: Biological Sciences, ha dimostrato che un gene cruciale per lo sviluppo delle funzioni cognitive nei mammiferi è presente anche nei pesci, il che potrebbe renderli un utile modello per lo studio delle malattie neurodegenerative.

Chiamato bdnf, il gene è stato trovato nello zebrafish, un pesce già utilizzato da tempo nei laboratori genetici. Secondo il coordinatore della ricerca, Cristiano Bertolucci, l'animale sta diventando "nuovo modello chiave per lo studio del sistema nervoso". Lo zebrafish è riconosciuto come un nuovo modello chiave per lo studio del sistema nervoso, anche se alcuni ricercatori faticano a svincolarsi dai modelli tradizionali, come il topo".

La ricerca è il culmine di un progetto sostenuto dall'Università di Ferrara, attraverso il finanziamento del laboratorio. "Questo progetto nasce dall'ipotesi che esistano moduli cognitivi di base comuni a tutti i vertebrati", spiega il primo autore dello studio, Tyrone Lucon-Xiccato. "L'idea si fonda su dati raccolti in decenni di studi, che fino ad ora non avevano ancora trovato un riscontro di tipo genetico”.

Attraverso lo studio è stato scoperto che i pesci con un livello più alto del gene imparano più velocemente. Quando il gene viene silenziato, invece, l'animale presenta “enormi deficit cognitivi”.


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