Salute e benessere

L'Inquinamento atmosferico aumenta il ricorso ai servizi di salute mentale per le persone con demenza

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22 Ottobre 2024

Nuova ricerca condotta dal King's College di Londra ha evidenziato un collegamento tra l'esposizione all'inquinamento atmosferico e un incremento nell'utilizzo dei servizi di salute mentale da parte delle persone affette da demenza. Sebbene negli ultimi tempi sia emersa una crescente consapevolezza del legame tra inquinamento atmosferico e l'aumento del rischio di demenza, poche informazioni erano disponibili riguardo all'effetto delle forme comuni di inquinamento, come il biossido di azoto (NO2) e il particolato, sulle persone che già convivono con questa condizione. Questo studio getta luce su un possibile effetto a catena, mettendo in rilievo l'impatto dell'inquinamento atmosferico non solo sul sistema sanitario, già gravato, ma anche sulla qualità di vita delle persone colpite da demenza.

Gli studiosi hanno esaminato l'utilizzo dei servizi di salute mentale in un periodo di 9 anni da parte di oltre 5.000 individui di età superiore ai 65 anni, tutti residenti in quattro distretti nel sud di Londra: Croydon, Lambeth, Lewisham e Southwark. Queste persone avevano ricevuto una diagnosi iniziale di demenza tra il 2008 e il 2012. Il loro stato cognitivo e di salute è stato valutato in tre diverse fasi: fino a 12 mesi dopo la diagnosi, fino a cinque anni dopo e fino a nove anni dopo. Gli studiosi hanno poi analizzato i dati sugli inquinanti atmosferici come il NO2 e il particolato, riferiti agli stessi periodi temporali e alle aree circostanti le abitazioni dei partecipanti. Dai risultati emersi, risulta che all'aumentare dei livelli di inquinamento, cresce la probabilità che le persone con demenza debbano ricorrere ai servizi di salute mentale

L'Impatto dell'Inquinamento Atmosferico sulla Salute Mentale

Nel dettaglio, coloro che vivevano in zone con livelli di NO2 più elevati avevano il 27% in più di probabilità di utilizzare i servizi di salute mentale rispetto a coloro che risiedevano in aree con livelli inferiori. Analogamente, coloro che erano esposti a livelli più alti di particolato presentavano il 33% in più di probabilità di farne uso. Questi effetti si sono rivelati più pronunciati nelle persone con demenza vascolare rispetto ad altre forme di demenza. Gli studiosi suggeriscono che l'inquinamento atmosferico potrebbe influenzare la salute fisica, e di conseguenza le attività quotidiane, delle persone con demenza, con impatti negativi sulla loro salute mentale.

Data la natura osservativa dello studio, i ricercatori sottolineano che non è ancora possibile stabilire cause ed effetti definitivi. Tuttavia, ipotizzano che una riduzione annuale dei livelli di particolato a Londra, come proposto da Alzheimer’s Research UK e dall'Organizzazione Mondiale della Sanità, potrebbe portare a una diminuzione del 13% negli accessi ai servizi di salute mentale per le persone con demenza.


Nuova ricerca condotta dal King's College di Londra ha evidenziato un collegamento tra l'esposizione all'inquinamento atmosferico e un incremento nell'utilizzo dei servizi di salute mentale da parte delle persone affette da demenza. Sebbene negli ultimi tempi sia emersa una crescente consapevolezza del legame tra inquinamento atmosferico e l'aumento del rischio di demenza, poche informazioni erano disponibili riguardo all'effetto delle forme comuni di inquinamento, come il biossido di azoto (NO2) e il particolato, sulle persone che già convivono con questa condizione. Questo studio getta luce su un possibile effetto a catena, mettendo in rilievo l'impatto dell'inquinamento atmosferico non solo sul sistema sanitario, già gravato, ma anche sulla qualità di vita delle persone colpite da demenza.

Gli studiosi hanno esaminato l'utilizzo dei servizi di salute mentale in un periodo di 9 anni da parte di oltre 5.000 individui di età superiore ai 65 anni, tutti residenti in quattro distretti nel sud di Londra: Croydon, Lambeth, Lewisham e Southwark. Queste persone avevano ricevuto una diagnosi iniziale di demenza tra il 2008 e il 2012. Il loro stato cognitivo e di salute è stato valutato in tre diverse fasi: fino a 12 mesi dopo la diagnosi, fino a cinque anni dopo e fino a nove anni dopo. Gli studiosi hanno poi analizzato i dati sugli inquinanti atmosferici come il NO2 e il particolato, riferiti agli stessi periodi temporali e alle aree circostanti le abitazioni dei partecipanti. Dai risultati emersi, risulta che all'aumentare dei livelli di inquinamento, cresce la probabilità che le persone con demenza debbano ricorrere ai servizi di salute mentale

L'Impatto dell'Inquinamento Atmosferico sulla Salute Mentale

Nel dettaglio, coloro che vivevano in zone con livelli di NO2 più elevati avevano il 27% in più di probabilità di utilizzare i servizi di salute mentale rispetto a coloro che risiedevano in aree con livelli inferiori. Analogamente, coloro che erano esposti a livelli più alti di particolato presentavano il 33% in più di probabilità di farne uso. Questi effetti si sono rivelati più pronunciati nelle persone con demenza vascolare rispetto ad altre forme di demenza. Gli studiosi suggeriscono che l'inquinamento atmosferico potrebbe influenzare la salute fisica, e di conseguenza le attività quotidiane, delle persone con demenza, con impatti negativi sulla loro salute mentale.

Data la natura osservativa dello studio, i ricercatori sottolineano che non è ancora possibile stabilire cause ed effetti definitivi. Tuttavia, ipotizzano che una riduzione annuale dei livelli di particolato a Londra, come proposto da Alzheimer’s Research UK e dall'Organizzazione Mondiale della Sanità, potrebbe portare a una diminuzione del 13% negli accessi ai servizi di salute mentale per le persone con demenza.

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