Costume e Società

L’uso dei social network per combattere la depressione nelle persone anziane

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22 Ottobre 2024

Uno studiopubblicato da Journals of Gerontology, a cui hanno preso parte tra il 2013 e il2014 più di 3000 persone oltre i 67 anni, sembra suggerire che l’utilizzo deisocial media da parte di persone anziane e con malattie croniche possa ridurreil rischio di depressione.

E’ noto infatti chel’avanzare dell’età e la comparsa di malattie croniche spesso costringe lepersone a trascorrere molto tempo in casa e ad avere pochi contatti confamiliari e amici, aumentando così il rischio di una depressione.

La ricercacondotta da Shannon Ang (Università del Michigan) e Tuo Yu Chen (PensylvaniaState University) nell’ambito del National Health and Aging Trend Study, hapreso in esame un campione di 3401 anziani over 67, che sono stati osservatinello svolgimento di attività sociali sia strutturate (come partecipare a unevento culturale o a una riunione) che informali (come trascorrere del tempo acasa con amici)

Oltre la metàdei partecipianti ha dichiarato di soffrire di dolore cronico e tra questi soloil 17% ha fatto uso dei social media. I risultati della ricerca hannoevidenziato un tasso di depressione minore, circa il 6%, tra le persone affetteda dolore cronico che utilizzano abitualmente i social network, rispetto al 17%di coloro che non li utilizzano.

Sebbenel’impiego dei social network per restare in contatto con amici e familiaripossa in parte compensare una vita sociale limitata, non può tuttaviasostituire i benefici di una reale interazione, avverte Ang. Altri esperti,come William Pirl del Dana Faber Cancer Institute di Boston, sottolineanoinoltre che non tutti gli anziani rispondono nello stesso modo all’interazionesu questi mezzi. Per alcuni di essi infatti, la conoscere la storia di altrepersone o di terapie alternative per le malattie di cui soffrono puòrappresentare una fonte di ansia.

Uno studiopubblicato da Journals of Gerontology, a cui hanno preso parte tra il 2013 e il2014 più di 3000 persone oltre i 67 anni, sembra suggerire che l’utilizzo deisocial media da parte di persone anziane e con malattie croniche possa ridurreil rischio di depressione.

E’ noto infatti chel’avanzare dell’età e la comparsa di malattie croniche spesso costringe lepersone a trascorrere molto tempo in casa e ad avere pochi contatti confamiliari e amici, aumentando così il rischio di una depressione.

La ricercacondotta da Shannon Ang (Università del Michigan) e Tuo Yu Chen (PensylvaniaState University) nell’ambito del National Health and Aging Trend Study, hapreso in esame un campione di 3401 anziani over 67, che sono stati osservatinello svolgimento di attività sociali sia strutturate (come partecipare a unevento culturale o a una riunione) che informali (come trascorrere del tempo acasa con amici)

Oltre la metàdei partecipianti ha dichiarato di soffrire di dolore cronico e tra questi soloil 17% ha fatto uso dei social media. I risultati della ricerca hannoevidenziato un tasso di depressione minore, circa il 6%, tra le persone affetteda dolore cronico che utilizzano abitualmente i social network, rispetto al 17%di coloro che non li utilizzano.

Sebbenel’impiego dei social network per restare in contatto con amici e familiaripossa in parte compensare una vita sociale limitata, non può tuttaviasostituire i benefici di una reale interazione, avverte Ang. Altri esperti,come William Pirl del Dana Faber Cancer Institute di Boston, sottolineanoinoltre che non tutti gli anziani rispondono nello stesso modo all’interazionesu questi mezzi. Per alcuni di essi infatti, la conoscere la storia di altrepersone o di terapie alternative per le malattie di cui soffrono puòrappresentare una fonte di ansia.

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