Costume e Società

Norme e autorizzazioni per aprire una casa di riposo per anziani

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5 Ottobre 2017

Ci sono molti posti in Italia abitati in gran parte da residenti anziani, spesso con necessità di cura e assistenza. Le lamentele per la scarsità di posti nelle case di riposo locali e le interminabili liste di attesa ne sono la prova. Chi decide di aprire una struttura per anziani, quindi, fa anche qualcosa di importante per la sua comunità e per tutto il Paese.

Come per ogni nuova attività di servizi alla persona, per avviare una casa di riposo è necessario ottenere le autorizzazioni in ambito di sicurezza e misure anti incendio e quelle igienico-sanitarie. Ci sono inoltre norme specifiche che riguardano le strutture residenziali e indicano i requisiti necessari a livello urbanistico ed edilizio, di organizzazione degli spazi e di gestione del personale, elencati all’interno del Decreto Ministeriale 308 del 21 maggio 2001.

Per non fare passi falsi è importante leggere attentamente tutti i regolamenti e preparare un piano d’azione. Uno dei punti normativi, per esempio, riguarda l’ubicazione dell’immobile destinato ad ospitare la struttura per anziani, che deve necessariamente essere raggiungibile con i mezzi pubblici per permettere agli utenti di partecipare alla vita sociale locale e per agevolare le visite dei parenti.

Dopo l’ottenimento delle autorizzazioni richieste, che saranno rilasciate dal Comune di competenza, entro 30 giorni l’attività andrà registrata presso la Camera di Commercio per procedere quindi con l’apertura della Partita Iva e con l’iscrizione ai registri Inps e Inail. A questo punto la casa di riposo può iniziare a lavorare e a ospitare gli anziani alla ricerca di un luogo che li accolga e di persone competenti che si prendano cura di loro.

Ci sono molti posti in Italia abitati in gran parte da residenti anziani, spesso con necessità di cura e assistenza. Le lamentele per la scarsità di posti nelle case di riposo locali e le interminabili liste di attesa ne sono la prova. Chi decide di aprire una struttura per anziani, quindi, fa anche qualcosa di importante per la sua comunità e per tutto il Paese.

Come per ogni nuova attività di servizi alla persona, per avviare una casa di riposo è necessario ottenere le autorizzazioni in ambito di sicurezza e misure anti incendio e quelle igienico-sanitarie. Ci sono inoltre norme specifiche che riguardano le strutture residenziali e indicano i requisiti necessari a livello urbanistico ed edilizio, di organizzazione degli spazi e di gestione del personale, elencati all’interno del Decreto Ministeriale 308 del 21 maggio 2001.

Per non fare passi falsi è importante leggere attentamente tutti i regolamenti e preparare un piano d’azione. Uno dei punti normativi, per esempio, riguarda l’ubicazione dell’immobile destinato ad ospitare la struttura per anziani, che deve necessariamente essere raggiungibile con i mezzi pubblici per permettere agli utenti di partecipare alla vita sociale locale e per agevolare le visite dei parenti.

Dopo l’ottenimento delle autorizzazioni richieste, che saranno rilasciate dal Comune di competenza, entro 30 giorni l’attività andrà registrata presso la Camera di Commercio per procedere quindi con l’apertura della Partita Iva e con l’iscrizione ai registri Inps e Inail. A questo punto la casa di riposo può iniziare a lavorare e a ospitare gli anziani alla ricerca di un luogo che li accolga e di persone competenti che si prendano cura di loro.

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