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“Posta per Nonni”: le lettere dei bambini agli anziani ospiti delle case di riposo

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25 Ottobre 2024

I nonni, nella vita di ciascun individuo, rappresentano un importante punto di riferimento: con la loro esperienza, saggezza e devozione costituiscono un esempio per molti, dimostrando quotidianamente grande forza e coraggio. Attraverso il loro spiccato senso di protezione e di amore essi svolgono un ruolo di enorme rilevanza anche nella società, delineandosi come figure fondamentali all’interno di ogni famiglia, ed esercitando una forte influenza anche sulla crescita dei bambini. Quest’ultimi, in particolar modo, esprimono spesso in modo istintivo la propria gratitudine ed affetto verso i nonni: a tal proposito, una rilevante iniziativa, dal titolo “Posta per nonni” è stata realizzata in prossimità del Natale presso la Casa di riposo di Noventa Vicentina.

Il progetto, ideato da Paola Benetti, pedagogista e educatrice professionale del Centro servizi Cà Arnaldi, ha come principale obiettivo quello di far sentire gli anziani ospiti delle strutture meno soli: i bambini delle scuole di Noventa Vicentina, infatti, attraverso delle bellissime e toccanti lettere hanno avuto la possibilità di donare loro parole d’affetto e di vicinanza, in un momento delicato caratterizzato dalle severe restrizioni e limitazioni imposte dalla società a causa della pandemia. Infatti, per salvaguardare la salute dei tanti pazienti, sono stati limitati nel tempo i contatti con l’ambiente circostante: non avendo l’opportunità di incontrare frequentemente amici e parenti, gli anziani si confrontano inevitabilmente con la nostalgia e la solitudine che caratterizzano questo momento storico. I bambini, che molto spesso sanno empatizzare molto più di noi adulti, hanno raccolto e dedicato dolci pensieri ai tanti anziani, oltrepassando il concetto di “nonno di sangue”, ma “adottando” chiunque sentisse l’esigenza di ricevere calore umano e speranza per il futuro.

Come afferma Marco Trabucchi, Presidente dell’Associazione Italiana di Psicogeriatria, l’emergenza sanitaria ha profondamente mutato la vita di tutti, modificando la routine degli anziani nelle strutture assistenziali e rivalutando il ruolo di quest’ultime; la necessità di garantire una rete di risorse e servizi attorno ai cittadini dovrebbe costituire un obiettivo primario nelle politiche sociali, facilitando anche il compito di chi quotidianamente assiste i propri cari affetti da demenza o deficit psicofisici. Il ruolo delle Residenze per anziani in questo difficile periodo sanitario è stato di grande supporto: nella difesa dei più fragili gli operatori si sono comportati come leoni, difendendo migliaia di pazienti contro il male rappresentato dal virus, e dedicando loro amorevoli iniziative, come quella che ha coinvolto i tanti bimbi e le loro dolci emozioni.

Michele Farina, inventore dell’Alzheimer Fest e celebre firma del Corriere della sera, ha paragonato ogni struttura assistenziale ad un’isola in mezzo al mare: ogni isola, nel corso di questi ultimi anni è stata duramente attaccata, e cercando di difendersi nel migliore dei modi, ha reagito alle disastrose conseguenze causate. Solo attraverso un’analisi obiettiva e neutrale è stato possibile capire l’impossibilità di ignorare il Corona Virus: per gli anziani, la battaglia che noi tutti oggi stiamo combattendo rappresenta l’ennesimo ostacolo nel proprio cammino di vita, e tutti i progetti di amore e di solidarietà a loro rivolti, costituiscono un potente mezzo per limitarne l’aggressività.


I nonni, nella vita di ciascun individuo, rappresentano un importante punto di riferimento: con la loro esperienza, saggezza e devozione costituiscono un esempio per molti, dimostrando quotidianamente grande forza e coraggio. Attraverso il loro spiccato senso di protezione e di amore essi svolgono un ruolo di enorme rilevanza anche nella società, delineandosi come figure fondamentali all’interno di ogni famiglia, ed esercitando una forte influenza anche sulla crescita dei bambini. Quest’ultimi, in particolar modo, esprimono spesso in modo istintivo la propria gratitudine ed affetto verso i nonni: a tal proposito, una rilevante iniziativa, dal titolo “Posta per nonni” è stata realizzata in prossimità del Natale presso la Casa di riposo di Noventa Vicentina.

Il progetto, ideato da Paola Benetti, pedagogista e educatrice professionale del Centro servizi Cà Arnaldi, ha come principale obiettivo quello di far sentire gli anziani ospiti delle strutture meno soli: i bambini delle scuole di Noventa Vicentina, infatti, attraverso delle bellissime e toccanti lettere hanno avuto la possibilità di donare loro parole d’affetto e di vicinanza, in un momento delicato caratterizzato dalle severe restrizioni e limitazioni imposte dalla società a causa della pandemia. Infatti, per salvaguardare la salute dei tanti pazienti, sono stati limitati nel tempo i contatti con l’ambiente circostante: non avendo l’opportunità di incontrare frequentemente amici e parenti, gli anziani si confrontano inevitabilmente con la nostalgia e la solitudine che caratterizzano questo momento storico. I bambini, che molto spesso sanno empatizzare molto più di noi adulti, hanno raccolto e dedicato dolci pensieri ai tanti anziani, oltrepassando il concetto di “nonno di sangue”, ma “adottando” chiunque sentisse l’esigenza di ricevere calore umano e speranza per il futuro.

Come afferma Marco Trabucchi, Presidente dell’Associazione Italiana di Psicogeriatria, l’emergenza sanitaria ha profondamente mutato la vita di tutti, modificando la routine degli anziani nelle strutture assistenziali e rivalutando il ruolo di quest’ultime; la necessità di garantire una rete di risorse e servizi attorno ai cittadini dovrebbe costituire un obiettivo primario nelle politiche sociali, facilitando anche il compito di chi quotidianamente assiste i propri cari affetti da demenza o deficit psicofisici. Il ruolo delle Residenze per anziani in questo difficile periodo sanitario è stato di grande supporto: nella difesa dei più fragili gli operatori si sono comportati come leoni, difendendo migliaia di pazienti contro il male rappresentato dal virus, e dedicando loro amorevoli iniziative, come quella che ha coinvolto i tanti bimbi e le loro dolci emozioni.

Michele Farina, inventore dell’Alzheimer Fest e celebre firma del Corriere della sera, ha paragonato ogni struttura assistenziale ad un’isola in mezzo al mare: ogni isola, nel corso di questi ultimi anni è stata duramente attaccata, e cercando di difendersi nel migliore dei modi, ha reagito alle disastrose conseguenze causate. Solo attraverso un’analisi obiettiva e neutrale è stato possibile capire l’impossibilità di ignorare il Corona Virus: per gli anziani, la battaglia che noi tutti oggi stiamo combattendo rappresenta l’ennesimo ostacolo nel proprio cammino di vita, e tutti i progetti di amore e di solidarietà a loro rivolti, costituiscono un potente mezzo per limitarne l’aggressività.