Costume e Società

Raggiri su anziani in RSA non autorizzata: 5 arresti

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29 Ottobre 2024

Da attivista impegnata contro la mafia in territori difficili come Ostia e Tor Bella Monaca, Maricetta Tirrito, coordinatrice dell'associazione "Laboratorio Una Donna" e figura attiva in passato contro la criminalità organizzata, è stata arrestata oggi dalla polizia. La 49enne palermitana, recentemente nota per aver denunciato un possibile attentato a don Coluccia, sacerdote attivamente impegnato nella lotta contro la malavita, è stata sottoposta a sequestro preventivo di circa 385mila euro su disposizione del gip di Velletri, su richiesta della Procura.

Ora la sua figura emerge in una luce differente mentre lei, insieme al compagno e altre due donne, è stata portata in manette. Nel frattempo, una dottoressa è stata interdetta dalla professione medica per un anno. Le accuse che gravano sui cinque indagati spaziano dall'omicidio con dolo eventuale, circonvenzione d'incapace, esercizio abusivo della professione medica, falso ideologico e materiale, aggravate dall'intenzione di trarre un profitto.

Le indagini, avviate dal commissariato di Anzio, sono scaturite da segnalazioni di conoscenti di un anziano ospite della struttura. Sebbene apparentemente destinata all'assistenza agli anziani, secondo gli inquirenti, la co-housing di Ardea operava come una residenza sanitaria assistenziale non autorizzata. Qui, agli anziani con gravi patologie psico-fisiche, venivano indotte disposizioni patrimoniali a favore degli indagati, con la firma di carte prepagate su cui venivano accreditate le pensioni.

Uno degli anziani, affetto da morbo di Parkinson avanzato e demenza senile, avrebbe avuto certificata falsamente la capacità di intendere, consentendo così la firma di una procura speciale per la gestione dei suoi beni, incluso un immobile ad Anzio. Nonostante il peggioramento delle sue condizioni, sarebbe stato "omesso di richiedere il ricovero" e l'uomo è successivamente deceduto, secondo gli inquirenti.

In un altro caso, un'anziana dimessa dopo un intervento chirurgico sarebbe stata abbandonata a se stessa. Le sarebbero stati negati i farmaci previsti dalla terapia, e non sarebbero state sostituite le medicazioni, risultando in un pericoloso stato di abbandono.


Da attivista impegnata contro la mafia in territori difficili come Ostia e Tor Bella Monaca, Maricetta Tirrito, coordinatrice dell'associazione "Laboratorio Una Donna" e figura attiva in passato contro la criminalità organizzata, è stata arrestata oggi dalla polizia. La 49enne palermitana, recentemente nota per aver denunciato un possibile attentato a don Coluccia, sacerdote attivamente impegnato nella lotta contro la malavita, è stata sottoposta a sequestro preventivo di circa 385mila euro su disposizione del gip di Velletri, su richiesta della Procura.

Ora la sua figura emerge in una luce differente mentre lei, insieme al compagno e altre due donne, è stata portata in manette. Nel frattempo, una dottoressa è stata interdetta dalla professione medica per un anno. Le accuse che gravano sui cinque indagati spaziano dall'omicidio con dolo eventuale, circonvenzione d'incapace, esercizio abusivo della professione medica, falso ideologico e materiale, aggravate dall'intenzione di trarre un profitto.

Le indagini, avviate dal commissariato di Anzio, sono scaturite da segnalazioni di conoscenti di un anziano ospite della struttura. Sebbene apparentemente destinata all'assistenza agli anziani, secondo gli inquirenti, la co-housing di Ardea operava come una residenza sanitaria assistenziale non autorizzata. Qui, agli anziani con gravi patologie psico-fisiche, venivano indotte disposizioni patrimoniali a favore degli indagati, con la firma di carte prepagate su cui venivano accreditate le pensioni.

Uno degli anziani, affetto da morbo di Parkinson avanzato e demenza senile, avrebbe avuto certificata falsamente la capacità di intendere, consentendo così la firma di una procura speciale per la gestione dei suoi beni, incluso un immobile ad Anzio. Nonostante il peggioramento delle sue condizioni, sarebbe stato "omesso di richiedere il ricovero" e l'uomo è successivamente deceduto, secondo gli inquirenti.

In un altro caso, un'anziana dimessa dopo un intervento chirurgico sarebbe stata abbandonata a se stessa. Le sarebbero stati negati i farmaci previsti dalla terapia, e non sarebbero state sostituite le medicazioni, risultando in un pericoloso stato di abbandono.

Case di riposo, rsa e case famiglia