Salute e benessere

Realtà Virtuale: la difficoltà di navigazione potrebbe essere un segno precoce dell'Alzheimer

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25 Ottobre 2024

Uno studio in realtà virtuale pubblicato su Current Biology suggerisce che le persone nelle prime fasi della malattia di Alzheimer potrebbero avere difficoltà specifiche nella navigazione spaziale, aprendo la strada a strumenti diagnostici precoci per questa forma di demenza.

I ricercatori dell'Institute of Cognitive Neuroscience dell'University College di Londra hanno coinvolto tre gruppi di partecipanti, compresi giovani sani, anziani sani e pazienti con leggero deterioramento cognitivo. Utilizzando visori per la realtà virtuale, i volontari sono stati sfidati a completare un percorso virtuale che includeva curve e rettilinei con coni numerati, seguiti dal compito di tornare al punto di partenza. 

Il team ha creato tre ambienti virtuali con crescente complessità. Ciò ha rivelato che le persone con sintomi precoci di Alzheimer tendevano a sovrastimare le curve del percorso e avevano una maggiore variabilità nelle loro abilità di navigazione rispetto ai partecipanti sani o agli anziani con lieve declino cognitivo ma senza Alzheimer.

Questi risultati aprono nuove prospettive per l'identificazione precoce della malattia di Alzheimer, che di solito viene diagnosticata quando i danni cognitivi sono avanzati. Questo tipo di test potrebbe essere facilmente implementato in un contesto clinico, offrendo una valutazione che non dipende dalle capacità linguistiche dei pazienti, rendendolo meno influenzato dal loro background culturale.


Uno studio in realtà virtuale pubblicato su Current Biology suggerisce che le persone nelle prime fasi della malattia di Alzheimer potrebbero avere difficoltà specifiche nella navigazione spaziale, aprendo la strada a strumenti diagnostici precoci per questa forma di demenza.

I ricercatori dell'Institute of Cognitive Neuroscience dell'University College di Londra hanno coinvolto tre gruppi di partecipanti, compresi giovani sani, anziani sani e pazienti con leggero deterioramento cognitivo. Utilizzando visori per la realtà virtuale, i volontari sono stati sfidati a completare un percorso virtuale che includeva curve e rettilinei con coni numerati, seguiti dal compito di tornare al punto di partenza. 

Il team ha creato tre ambienti virtuali con crescente complessità. Ciò ha rivelato che le persone con sintomi precoci di Alzheimer tendevano a sovrastimare le curve del percorso e avevano una maggiore variabilità nelle loro abilità di navigazione rispetto ai partecipanti sani o agli anziani con lieve declino cognitivo ma senza Alzheimer.

Questi risultati aprono nuove prospettive per l'identificazione precoce della malattia di Alzheimer, che di solito viene diagnosticata quando i danni cognitivi sono avanzati. Questo tipo di test potrebbe essere facilmente implementato in un contesto clinico, offrendo una valutazione che non dipende dalle capacità linguistiche dei pazienti, rendendolo meno influenzato dal loro background culturale.

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