Salute e benessere

Riconoscere l’Alzheimer prima della comparsa dei sintomi grazie all’Intelligenza Artificiale

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23 Ottobre 2024

Uno studiocondotto dall’Università della California, e recentemente pubblicato dallarivista americana Radiology, dimostra che sottoponendo le immagini PET del cervello all’intelligenza artificialesarebbe possibile diagnosticare precocemente la malattia di Alzheimer, fino asei anni prima della comparsa dei sintomi.

Uno dei fattori noti da tempo nel percorso di diagnosidell’Alzheimer è il lento assorbimento del glucosio in alcune aree delcervello. Questo rallentamento risulta evidente nelle persone con una diagnosidi Alzheimer, ma lo è molto meno quando la malattia non è stata ancoradiagnosticata. Il team di ricercatori coinvolti nello studio ha perciòdefinito un algoritmo in grado di valutare, a partire dagli esami radiologici,le variazioni di assorbimento del glucosio da parte delle cellule cerebrali. L’algoritmoè implementato con la tecnologia del deep learning, un tipo di intelligenzaartificiale capace di apprendere a partire dall’analisi di esempi forniti, ma conun margine di errore molto inferiore rispetto ad un essere umano.

I ricercatori hanno istruito l’algoritmo facendogliosservare oltre 2000 immagini PET di persone malate di Alzheimer, in modo chequesto imparasse a  riconoscerevariazioni anche minime nella concentrazione del glucosio. Successivamente glihanno sottoposto 40 radiografie completamente nuove e la macchina è stata ingrado di rilevare la malattia nel 100% dei casi.

Per il momento il test si è svolto su piccola scala ed ènecessario ripeterlo su un campione più grande di immagini per dimostrarne concertezza l’efficacia. Tuttavia i risultati ottenuti finora lasciano sperare chesi arrivi presto ad ottenere un valido strumento per la diagnosi precoce dellamalattia e quindi per intraprendere tempestivamente una terapia.

Uno studiocondotto dall’Università della California, e recentemente pubblicato dallarivista americana Radiology, dimostra che sottoponendo le immagini PET del cervello all’intelligenza artificialesarebbe possibile diagnosticare precocemente la malattia di Alzheimer, fino asei anni prima della comparsa dei sintomi.

Uno dei fattori noti da tempo nel percorso di diagnosidell’Alzheimer è il lento assorbimento del glucosio in alcune aree delcervello. Questo rallentamento risulta evidente nelle persone con una diagnosidi Alzheimer, ma lo è molto meno quando la malattia non è stata ancoradiagnosticata. Il team di ricercatori coinvolti nello studio ha perciòdefinito un algoritmo in grado di valutare, a partire dagli esami radiologici,le variazioni di assorbimento del glucosio da parte delle cellule cerebrali. L’algoritmoè implementato con la tecnologia del deep learning, un tipo di intelligenzaartificiale capace di apprendere a partire dall’analisi di esempi forniti, ma conun margine di errore molto inferiore rispetto ad un essere umano.

I ricercatori hanno istruito l’algoritmo facendogliosservare oltre 2000 immagini PET di persone malate di Alzheimer, in modo chequesto imparasse a  riconoscerevariazioni anche minime nella concentrazione del glucosio. Successivamente glihanno sottoposto 40 radiografie completamente nuove e la macchina è stata ingrado di rilevare la malattia nel 100% dei casi.

Per il momento il test si è svolto su piccola scala ed ènecessario ripeterlo su un campione più grande di immagini per dimostrarne concertezza l’efficacia. Tuttavia i risultati ottenuti finora lasciano sperare chesi arrivi presto ad ottenere un valido strumento per la diagnosi precoce dellamalattia e quindi per intraprendere tempestivamente una terapia.

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