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Risvegliare i ricordi: come l'arte aiuta a combattere l'Alzheimer e le demenze

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25 Ottobre 2024

L'arte come nutrimento della mente, ma anche come strumento per aiutare a recuperare la memoria, almeno in parte, nelle persone affette da Alzheimer o demenza. Questa è la suggestione dei primi risultati del progetto "Custodire Memorie", promosso dall'Accademia Carrara, dal Centro di eccellenza Alzheimer Ferb Onlus dell'ospedale di Gazzaniga e da Ats Bergamo, che ha coinvolto diverse case di riposo per anziani del territorio, tra cui la Rsa Giovanni XXIII di Trescore Balneario (Bg), gestita dalla cooperativa sociale Società Dolce.

In queste residenze è stata allestita una sala-museo con riproduzioni di opere d'arte selezionate, dove i residenti possono muoversi liberamente, osservare e scegliere, lasciandosi guidare nell'interazione. "La riproduzione dell'opera d'arte fa emergere ricordi e sentimenti", spiega l'educatrice Laura Carlozzo. "Così una montagna può riportare alla Grande Guerra combattuta negli Alpini, una ragazza con la chioma rossa diventa Anna, l'amata figlia con i capelli dello stesso colore, una collana di perle suscita il ricordo del proprio matrimonio. Sono incontri che rompono il muro di nebbia e incomunicabilità, che isola le persone con demenza".

Si tratta di un progetto innovativo in cui l'arte diventa uno strumento di rievocazione di memorie ed emozioni legate ai vissuti personali, inserendosi in un percorso di cura e benessere come terapia non farmacologica sperimentale, che integra diverse competenze. Anche il sindaco di Trescore, Danny Benedetti, esprime soddisfazione, spiegando che "una popolazione che invecchia e il bisogno di servizi adeguati troveranno ulteriori risposte in una nuova Rsa con nucleo Alzheimer, in un project financing con Società Dolce".

Le demenze rappresentano la settima causa di morte nel mondo e coinvolgono oltre 55 milioni di persone, con un nuovo caso ogni tre secondi circa. "In Italia si contano oltre due milioni di persone con demenza o disturbo cognitivo, ma nelle Rsa ne è affetta circa una persona su due", sottolinea Pietro Segata, presidente della cooperativa sociale Società Dolce. "Per questo investiamo nella formazione degli operatori sul tema, con progetti come questo e metodi che riducano o azzerino l'uso di contenzioni meccaniche o farmacologiche. Le demenze rappresentano una sfida sanitaria e in futuro il ruolo delle Rsa sarà sempre più centrale".

Recentemente, Sara Fascendini di Ferb e Giuseppina Frigeri dell'Ats hanno presentato le demenze dal punto di vista sanitario, confermando la validità dell'arte per il benessere delle persone malate. Ma l'arte fa bene anche a chi si occupa della cura, come ha sottolineato Lucia Cecio (Accademia Carrara), raccontando il successo delle visite guidate per persone con Alzheimer o demenza e i loro caregiver presso il museo Carrara di Bergamo, esempio virtuoso di socializzazione, inclusione e benessere.


L'arte come nutrimento della mente, ma anche come strumento per aiutare a recuperare la memoria, almeno in parte, nelle persone affette da Alzheimer o demenza. Questa è la suggestione dei primi risultati del progetto "Custodire Memorie", promosso dall'Accademia Carrara, dal Centro di eccellenza Alzheimer Ferb Onlus dell'ospedale di Gazzaniga e da Ats Bergamo, che ha coinvolto diverse case di riposo per anziani del territorio, tra cui la Rsa Giovanni XXIII di Trescore Balneario (Bg), gestita dalla cooperativa sociale Società Dolce.

In queste residenze è stata allestita una sala-museo con riproduzioni di opere d'arte selezionate, dove i residenti possono muoversi liberamente, osservare e scegliere, lasciandosi guidare nell'interazione. "La riproduzione dell'opera d'arte fa emergere ricordi e sentimenti", spiega l'educatrice Laura Carlozzo. "Così una montagna può riportare alla Grande Guerra combattuta negli Alpini, una ragazza con la chioma rossa diventa Anna, l'amata figlia con i capelli dello stesso colore, una collana di perle suscita il ricordo del proprio matrimonio. Sono incontri che rompono il muro di nebbia e incomunicabilità, che isola le persone con demenza".

Si tratta di un progetto innovativo in cui l'arte diventa uno strumento di rievocazione di memorie ed emozioni legate ai vissuti personali, inserendosi in un percorso di cura e benessere come terapia non farmacologica sperimentale, che integra diverse competenze. Anche il sindaco di Trescore, Danny Benedetti, esprime soddisfazione, spiegando che "una popolazione che invecchia e il bisogno di servizi adeguati troveranno ulteriori risposte in una nuova Rsa con nucleo Alzheimer, in un project financing con Società Dolce".

Le demenze rappresentano la settima causa di morte nel mondo e coinvolgono oltre 55 milioni di persone, con un nuovo caso ogni tre secondi circa. "In Italia si contano oltre due milioni di persone con demenza o disturbo cognitivo, ma nelle Rsa ne è affetta circa una persona su due", sottolinea Pietro Segata, presidente della cooperativa sociale Società Dolce. "Per questo investiamo nella formazione degli operatori sul tema, con progetti come questo e metodi che riducano o azzerino l'uso di contenzioni meccaniche o farmacologiche. Le demenze rappresentano una sfida sanitaria e in futuro il ruolo delle Rsa sarà sempre più centrale".

Recentemente, Sara Fascendini di Ferb e Giuseppina Frigeri dell'Ats hanno presentato le demenze dal punto di vista sanitario, confermando la validità dell'arte per il benessere delle persone malate. Ma l'arte fa bene anche a chi si occupa della cura, come ha sottolineato Lucia Cecio (Accademia Carrara), raccontando il successo delle visite guidate per persone con Alzheimer o demenza e i loro caregiver presso il museo Carrara di Bergamo, esempio virtuoso di socializzazione, inclusione e benessere.

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