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"Un Museo en Movemento": il progetto che porta la pinacoteca a domicilio nelle Case di Riposo

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25 Ottobre 2024

"Se non possono venire al museo, glielo portiamo noi." E' stato questo l'approccio dell'Asociación de Amigos del Museo de Belas Artes di A Coruna, capoluogo della regione spagnola della Galizia. Nasce così, con il sostegno della galleria stessa, l'iniziativa Un Museo en Movemento. "Si tratta di un progetto educazionale iniziato nel 2017 e inserito nel programma Cultura Accessibile e Inclusiva, sponsorizzato dalla Fundación Emalcsa in collaborazione con vari enti e aziende", spiega Pedro Vasco, presidente del suddetto gruppo. Il progetto cerca di "ridurre le disuguaglianze nell'accesso ai servizi culturali e rendere le città più inclusive", sottolinea.  

Sin dalla sua istituzione nel 2017, quello che ha fatto l'"Associazione degli Amici" è stato "spostare" il museo in diversi spazi: dalle Case di Riposo ai centri diurni per anziani, passando per strutture dedicate ai disabili o a gruppi a rischio di esclusione. Ogni anno le attività si sviluppano attorno a un tema: da quelle dedicate al genere paesaggistico al legame tra arte e moda. 
Data la pandemia, quest'anno tutti i workshop e le conferenze sono stati tenuti in videoconferenza, i video sono stati montati e un quaderno didattico è stato distribuito tra i partecipanti e alla fine dell'esperienza tutte le opere sono state esposte nel museo ", ha raccontato Vasco a La Voz de Galicia. 

"Per realizzare questa visita un team interdisciplinare, composto da tre persone selezionate dall'associazione, Museo di Belas Artes e APEM [Associazione per i malati di mente], si è occupato della preparazione dei contenuti e dei materiali didattici, oltre a progettare i laboratori, per rendere la visita virtuale al museo un'esperienza dinamica e interattiva". In questo modo, il progetto negli ultimi anni ha raggiunto "circa 800 persone provenienti da 18 centri per anziani e nove associazioni che lavorano con gruppi con disabilità intellettive, disturbi mentali gravi e altre specificità". La Federación Española de Amigos de los Museos e la Fundación Aon hanno assegnato il loro premio nazionale - Excelencia ODS (Obiettivi di Sviluppo Sostenibile) - all'entità galiziana per questo progetto, che lodano per aver reso possibile "l'avvicinare la vita culturale alle persone con disabilità funzionale o a rischio di esclusione che hanno difficoltà a recarsi nei musei”.

"Se non possono venire al museo, glielo portiamo noi." E' stato questo l'approccio dell'Asociación de Amigos del Museo de Belas Artes di A Coruna, capoluogo della regione spagnola della Galizia. Nasce così, con il sostegno della galleria stessa, l'iniziativa Un Museo en Movemento. "Si tratta di un progetto educazionale iniziato nel 2017 e inserito nel programma Cultura Accessibile e Inclusiva, sponsorizzato dalla Fundación Emalcsa in collaborazione con vari enti e aziende", spiega Pedro Vasco, presidente del suddetto gruppo. Il progetto cerca di "ridurre le disuguaglianze nell'accesso ai servizi culturali e rendere le città più inclusive", sottolinea.  

Sin dalla sua istituzione nel 2017, quello che ha fatto l'"Associazione degli Amici" è stato "spostare" il museo in diversi spazi: dalle Case di Riposo ai centri diurni per anziani, passando per strutture dedicate ai disabili o a gruppi a rischio di esclusione. Ogni anno le attività si sviluppano attorno a un tema: da quelle dedicate al genere paesaggistico al legame tra arte e moda. 
Data la pandemia, quest'anno tutti i workshop e le conferenze sono stati tenuti in videoconferenza, i video sono stati montati e un quaderno didattico è stato distribuito tra i partecipanti e alla fine dell'esperienza tutte le opere sono state esposte nel museo ", ha raccontato Vasco a La Voz de Galicia. 

"Per realizzare questa visita un team interdisciplinare, composto da tre persone selezionate dall'associazione, Museo di Belas Artes e APEM [Associazione per i malati di mente], si è occupato della preparazione dei contenuti e dei materiali didattici, oltre a progettare i laboratori, per rendere la visita virtuale al museo un'esperienza dinamica e interattiva". In questo modo, il progetto negli ultimi anni ha raggiunto "circa 800 persone provenienti da 18 centri per anziani e nove associazioni che lavorano con gruppi con disabilità intellettive, disturbi mentali gravi e altre specificità". La Federación Española de Amigos de los Museos e la Fundación Aon hanno assegnato il loro premio nazionale - Excelencia ODS (Obiettivi di Sviluppo Sostenibile) - all'entità galiziana per questo progetto, che lodano per aver reso possibile "l'avvicinare la vita culturale alle persone con disabilità funzionale o a rischio di esclusione che hanno difficoltà a recarsi nei musei”.

Case di riposo, rsa e case famiglia