Convegni ed eventi
Veneto: la Regione promette più posti in casa di riposo
La diversa distribuzione dei contributi regionali per le rette dei posti letto in casa di riposo continuano a essere motivo di contestazioni. In particolare in Veneto, dove se la passa peggio del resto della Regione l’Asl 4 Veneto Orientale. A fronte di oltre 20 milioni di euro di contributi necessari per gli anziani residenti nelle strutture di cura, la Regione ne stanzia attualmente soltanto poco meno 14 milioni. A peggiorare ulteriormente la situazione il fatto che parte di questi contributi non vengono utilizzati: nell’Asl 4 i posti letto dedicati agli anziani e accreditati sono 1.015 ma le impegnative sono soltanto 750.
All’ultima protesta del Coordinamento delle case di riposo del Veneto Orientale ha risposto l’assessore al sociale della Regione, Manuela Lanzarin, che si dimostra consapevole dell’emergenza e assicura che il nuovo piano socio-sanitario è già oggetto di lavoro. La giunta dovrà tenere conto della legge regionale 19 di ottobre dello scorso anno, che prevede l’istituzione di un piano regionale unitario.
Tra le priorità della Regione c’è la riorganizzazione delle IPAB, istituzioni pubbliche di assistenza e beneficienza, oltre 200 sul territorio, che dovranno essere trasformate in aziende pubbliche di servizi alla persona. Il nuovo piano dovrà anche intensificare e diversificare i servizi di assistenza aumentando e riorganizzando centri diurni anziani, interventi di assistenza domiciliare e residenze sanitarie assistite.
L’assessore sottolinea l’importanza che ha sempre avuto, in Veneto, la presenza di istituti, opere pie e case parrocchiali, soprattutto in alcune zone che storicamente hanno una cultura di volontariato sviluppata e radicata nel territorio. Le linee regionali non andranno a intaccare questo importante patrimonio ma rivedranno la distribuzione di contributi e interventi anche alla luce dell’offerta già presente nelle diverse aree, con il fine di equilibrare le risorse ed eliminare le differenze interne alla Regione.
La diversa distribuzione dei contributi regionali per le rette dei posti letto in casa di riposo continuano a essere motivo di contestazioni. In particolare in Veneto, dove se la passa peggio del resto della Regione l’Asl 4 Veneto Orientale. A fronte di oltre 20 milioni di euro di contributi necessari per gli anziani residenti nelle strutture di cura, la Regione ne stanzia attualmente soltanto poco meno 14 milioni. A peggiorare ulteriormente la situazione il fatto che parte di questi contributi non vengono utilizzati: nell’Asl 4 i posti letto dedicati agli anziani e accreditati sono 1.015 ma le impegnative sono soltanto 750.
All’ultima protesta del Coordinamento delle case di riposo del Veneto Orientale ha risposto l’assessore al sociale della Regione, Manuela Lanzarin, che si dimostra consapevole dell’emergenza e assicura che il nuovo piano socio-sanitario è già oggetto di lavoro. La giunta dovrà tenere conto della legge regionale 19 di ottobre dello scorso anno, che prevede l’istituzione di un piano regionale unitario.
Tra le priorità della Regione c’è la riorganizzazione delle IPAB, istituzioni pubbliche di assistenza e beneficienza, oltre 200 sul territorio, che dovranno essere trasformate in aziende pubbliche di servizi alla persona. Il nuovo piano dovrà anche intensificare e diversificare i servizi di assistenza aumentando e riorganizzando centri diurni anziani, interventi di assistenza domiciliare e residenze sanitarie assistite.
L’assessore sottolinea l’importanza che ha sempre avuto, in Veneto, la presenza di istituti, opere pie e case parrocchiali, soprattutto in alcune zone che storicamente hanno una cultura di volontariato sviluppata e radicata nel territorio. Le linee regionali non andranno a intaccare questo importante patrimonio ma rivedranno la distribuzione di contributi e interventi anche alla luce dell’offerta già presente nelle diverse aree, con il fine di equilibrare le risorse ed eliminare le differenze interne alla Regione.