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Welfare e Salute: Una combinazione perfetta a sostegno del tuo benessere

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4 Ottobre 2024
Quanto è importante prendersi cura di sé stessi? La salute rappresenta il punto cardine della nostra esistenza. Un requisito fondamentale per affrontare la vita insieme a tutte le sue sfaccettature e senza il quale – inevitabilmente – non potremmo esistere. 

Nostra costante premura dovrebbe essere monitorarla e tenerla sempre sotto controllo. Spesso, però, la pigrizia e la situazione economica gravano su quest’obiettivo. Se per la prima purtroppo non vi è rimedio universale (se non la ricerca della propria forza di volontà), sul lato economico interviene in aiuto il Welfare. Quest’ultimo (termine che letteralmente significa “benessere” e “salute”) nasce con lo scopo di descrivere il forte impegno dei laburisti nel ricostruire lo Stato britannico al termine della seconda Guerra Mondiale, con un particolare occhio di riguardo nei confronti delle fasce di popolazione più povere o costrette in condizioni di forte difficoltà.

In che modo il Welfare interviene? Il caro prezzo delle spese sanitarie, spesso, demotiva le persone a sottoporsi a controlli, check-up medici e tutte quelle visite che almeno una volta all’anno qualsiasi essere umano dovrebbe fare, che sia per prevenire o per curare. In questo le imprese si impegnano a rispondere ai nuovi bisogni sociali incrementando le iniziative nel campo della sanità privata. Con l’attivazione di un Piano Welfare per i dipendenti, infatti, questi ultimi possono usufruire dei rimborsi delle spese sanitarie. Tickets ospedalieri, visite specialistiche, protesi acustiche, cure dentarie, vaccini, case di riposo, visite per gravidanza e tanto altro.
  
Star bene in salute ci rende forti e, al tempo stesso, vorremmo che la nostra famiglia lo fosse in egual modo. Per questo, l’aspetto che rende ancor più positivo questo vantaggio, è la possibilità di richiedere rimborsi per spese sostenute in favore del proprio nucleo familiare: coniuge, convivente (quest'ultimo solo se presente nello stato di famiglia), figli (anche adottivi o in affidamento) e genitori del dipendente. 

Esemplificativa è la richiesta di rimborso per le spese sostenute per l’assistenza domiciliare integrata (es. spese per la collaboratrice familiare, con l’obiettivo di incrementare l’autonomia e la permanenza a domicilio delle persone non autosufficienti). 

Quanto è importante prendersi cura di sé stessi? La salute rappresenta il punto cardine della nostra esistenza. Un requisito fondamentale per affrontare la vita insieme a tutte le sue sfaccettature e senza il quale – inevitabilmente – non potremmo esistere. 

Nostra costante premura dovrebbe essere monitorarla e tenerla sempre sotto controllo. Spesso, però, la pigrizia e la situazione economica gravano su quest’obiettivo. Se per la prima purtroppo non vi è rimedio universale (se non la ricerca della propria forza di volontà), sul lato economico interviene in aiuto il Welfare. Quest’ultimo (termine che letteralmente significa “benessere” e “salute”) nasce con lo scopo di descrivere il forte impegno dei laburisti nel ricostruire lo Stato britannico al termine della seconda Guerra Mondiale, con un particolare occhio di riguardo nei confronti delle fasce di popolazione più povere o costrette in condizioni di forte difficoltà.

In che modo il Welfare interviene? Il caro prezzo delle spese sanitarie, spesso, demotiva le persone a sottoporsi a controlli, check-up medici e tutte quelle visite che almeno una volta all’anno qualsiasi essere umano dovrebbe fare, che sia per prevenire o per curare. In questo le imprese si impegnano a rispondere ai nuovi bisogni sociali incrementando le iniziative nel campo della sanità privata. Con l’attivazione di un Piano Welfare per i dipendenti, infatti, questi ultimi possono usufruire dei rimborsi delle spese sanitarie. Tickets ospedalieri, visite specialistiche, protesi acustiche, cure dentarie, vaccini, case di riposo, visite per gravidanza e tanto altro.
  
Star bene in salute ci rende forti e, al tempo stesso, vorremmo che la nostra famiglia lo fosse in egual modo. Per questo, l’aspetto che rende ancor più positivo questo vantaggio, è la possibilità di richiedere rimborsi per spese sostenute in favore del proprio nucleo familiare: coniuge, convivente (quest'ultimo solo se presente nello stato di famiglia), figli (anche adottivi o in affidamento) e genitori del dipendente. 

Esemplificativa è la richiesta di rimborso per le spese sostenute per l’assistenza domiciliare integrata (es. spese per la collaboratrice familiare, con l’obiettivo di incrementare l’autonomia e la permanenza a domicilio delle persone non autosufficienti). 

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